“L’M62 del Niger si oppone fermamente all’accordo di difesa con gli Stati Uniti: verso una nuova era di sovranità nazionale”

La coalizione della società civile M62 in Niger ha recentemente tenuto una conferenza stampa sabato 23 marzo 2024, in cui il segretario generale Abdoulaye Seydou ha affrontato temi scottanti. Uno dei punti principali del suo comunicato è stata la denuncia dell’accordo di difesa tra il Niger e gli Stati Uniti.

Abdoulaye Seydou ha sottolineato che, nonostante alcuni aspetti positivi, la cooperazione con gli Stati Uniti è considerata insufficiente dall’M62. Ha affermato chiaramente che il movimento si oppone allo spiegamento di qualsiasi nuova forza straniera sul suolo nigerino. Secondo lui, la partnership tra il Niger e l’estero dovrebbe concentrarsi sull’addestramento, sulle attrezzature e sull’intelligence, escludendo la presenza di basi militari.

Il segretario generale dell’M62 ha insistito affinché il movimento rifiutasse categoricamente la creazione di altre basi militari straniere, siano esse russe, cinesi, giapponesi, coreane o altre. Ha anche chiesto che vengano perseguiti coloro che sono coinvolti nell’accordo sulla difesa con gli Stati Uniti, in particolare l’ex presidente Mahamadou Issoufou.

Inoltre, l’M62 ha chiesto il rilancio del dialogo politico e ha espresso la sua insoddisfazione per la fine del controllo sui mercati pubblici delle armi, ritenendo tale decisione incompatibile con il principio di trasparenza.

Questa ferma posizione assunta dal movimento M62 solleva importanti questioni sulla sovranità del Niger e sul futuro delle sue relazioni internazionali. Sottolinea la necessità di una cooperazione equilibrata e trasparente tra il Niger e le potenze straniere, incentrata sul rispetto degli interessi nazionali e sulla protezione della sovranità del Paese.

In breve, la conferenza stampa dell’M62 in Niger ha segnato un punto di svolta nel dibattito sulla presenza di forze militari straniere nel Paese e invita a una riflessione approfondita sulle relazioni internazionali del Niger e sulle implicazioni dei suoi accordi di difesa.

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