Il Ministero della Salute della Repubblica Democratica del Congo, in collaborazione con l’Unicef, si sta mobilitando per una campagna di vaccinazione contro la poliomielite prevista dal 28 al 30 marzo 2024. Un’iniziativa cruciale nella lotta contro questa malattia, che imperversa ancora in alcune regioni del Paese nonostante gli sforzi compiuti.
Nel corso di un recente incontro, il viceministro della Sanità, Serge Emmanuel Holenn, ha parlato con il comitato direttivo dell’Unicef per discutere delle azioni portate avanti finora e delle sfide future per eradicare definitivamente la poliomielite nella RDC. Questa collaborazione dimostra l’impegno delle autorità congolesi e dei loro partner nel porre fine alla trasmissione di questo virus.
“L’impegno del governo per l’eradicazione della poliomielite è palpabile, sia a livello centrale che locale, nonostante gli ostacoli incontrati. Con il sostegno dei partner, siamo determinati a eliminare questa piaga”, ha sottolineato Steven Lauwerier, direttore dei programmi dell’Unicef.
Da parte sua, il viceministro della Sanità ha riaffermato il desiderio del governo congolese di porre fine alla poliomielite entro la fine del prossimo anno. Un’ambizione lodevole per un Paese che negli ultimi anni ha dovuto affrontare un numero significativo di casi di varianti del poliovirus.
Secondo un rapporto dell’OMS, tra il 2022 e il 2023 sono stati registrati più di 800 casi di varianti del poliovirus in 15 province della RDC, che rappresentano più della metà dei casi registrati nella regione africana. Una situazione allarmante che sottolinea l’importanza della prossima campagna di vaccinazione per proteggere la popolazione, in particolare i bambini, contro la poliomielite.
Insieme, le autorità congolesi, l’UNICEF e gli altri partner sono impegnati a proseguire gli sforzi per debellare definitivamente questa malattia e garantire un futuro più sano per tutti. La vaccinazione rimane uno dei mezzi più efficaci per tutelare la salute pubblica e prevenire la diffusione di malattie infettive.