“Sakhile Bhekisisa Mhlungu: il predatore sessuale della costa meridionale attende la sentenza nonostante gli ostacoli”

La predatrice sessuale della costa meridionale Sakhile Bhekisisa Mhlungu attende la sentenza presso il tribunale regionale di Scottburgh. Il suo caso è stato rinviato una seconda volta a causa dei tagli all’acqua nella regione del KwaZulu-Natal. Mhlungu, 46 anni, è stato giudicato colpevole di 19 accuse, tra cui stupro, rapimento, rapina a mano armata e possesso di armi da fuoco. Si è dichiarato colpevole di tutte le accuse contro di lui, i crimini sono stati commessi tra aprile 2019 e marzo 2022.

Durante l’udienza di lunedì si è svolto davanti al magistrato Asheena Bacharam un intenso dibattito sull’aggravante e l’attenuante della pena. Il pubblico ministero Lindokhule Gumede ha chiesto il rinvio del caso a causa della mancanza d’acqua nell’edificio. Sebbene l’avvocato di Mhlungu, Leslie Pillay, abbia espresso il desiderio che la sentenza venga emessa, non si è opposto alla richiesta del pubblico ministero.

Mhlungu ha detto alla corte che non sapeva cosa lo avesse spinto a commettere i crimini, sollevando anche la possibilità di un’influenza demoniaca. Il suo avvocato ha sottolineato che si è dichiarato colpevole per risparmiare all’accusa l’onere di provare la sua colpevolezza e ha sottolineato la sua responsabilità nei confronti della sua famiglia, che comprende tre figli minorenni e due figli adulti disoccupati.

Il pubblico ministero ha chiesto l’ergastolo, sottolineando gli effetti gravi e duraturi dello stupro sulle vittime, tra cui tre minorenni. Ha detto che Mhlungu si è dichiarato colpevole solo perché è stato arrestato e le prove del DNA erano schiaccianti.

Il rinvio del caso arriva perché diverse città della costa meridionale, come Scottburgh, Umkomaas e Amanzimtoti, sono state colpite dai tagli all’acqua prima del lungo fine settimana di Pasqua, attirando molti turisti nella regione.

Questo caso evidenzia l’importanza della giustizia per le vittime di violenza sessuale, nonché la necessità di infrastrutture affidabili per garantire il regolare svolgimento dei procedimenti legali. Speriamo che la sentenza venga emessa il prima possibile affinché venga fatta giustizia e le vittime possano iniziare il loro processo di guarigione.

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