Il nuovo volto politico del Senegal: Bassirou Diomaye Faye, dall’attivismo alla presidenza
Bassirou Diomaye Faye incarna l’ascesa dell’opposizione in Senegal, da attivista a presidente. A soli 44 anni, è diventato il presidente più giovane del Senegal grazie al sostegno del suo mentore e leader dell’opposizione, Ousmane Sonko.
Faye, ex ispettore fiscale, segue le orme di Sonko, noto difensore dei diritti anti-establishment. Dopo che Sonko non ha potuto candidarsi alle elezioni presidenziali, Faye è stato spinto in prima linea sulla scena politica. Uscito di prigione il 14 marzo, ha condotto una campagna frenetica insieme a Sonko, suscitando l’entusiasmo della folla con lo slogan “Sonko mooy Diomaye, Diomaye mooy Sonko” (Sonko è Diomaye, Diomaye è Sonko).
Con una visione di trasformazione sociale e panafricanismo, Faye promette un cambiamento radicale. Sostiene la sovranità nazionale, una distribuzione più equa della ricchezza e la riforma del sistema giudiziario. Valuta la rinegoziazione dei contratti petroliferi e di pesca, e la possibile creazione di una nuova moneta nazionale. Tali misure sono contestate dal suo avversario, Amadou Ba.
Accusato di guidare un gruppo di “avventurieri” con politiche considerate pericolose, Faye, di modeste origini rurali e musulmano praticante, rappresenta la nuova generazione politica del Senegal. Dopo aver guidato un sindacato, emergendo dall’ombra di Sonko, ha conquistato i sostenitori del suo mentore.
Questo duo atipico ha affrontato la repressione del governo nel 2021, con centinaia di arresti di membri dell’opposizione. Faye ha invitato alla calma durante le elezioni, dimostrando determinazione nelle sfide politiche.
Bassirou Diomaye Faye incarna una nuova speranza per il Senegal, una presa del potere che risuona come un nuovo respiro nel panorama politico.