I ribelli dell’ADF continuano a seminare il terrore nella Repubblica Democratica del Congo: l’urgenza di un’azione coordinata per proteggere le popolazioni civili.

Gli attacchi dei ribelli dell’ADF nella regione dell’Ituri, nella Repubblica Democratica del Congo, continuano a seminare terrore e morte. L’ultimo attacco, avvenuto sabato scorso nel villaggio di Ndimo, ha provocato la morte di otto civili e numerosi feriti. Questo episodio si è verificato pochi giorni dopo l’omicidio di quattro persone, tra cui un soldato delle FARDC, nella stessa area. La popolazione locale è stata sorpresa e terrorizzata dall’intenso fuoco dei ribelli dell’ADF.

La situazione si aggrava ulteriormente, con un totale di sedici vittime in soli tre giorni nel regno gallese di Vonkutu. Anche a Zunguluka, nel gruppo Bundingili, un altro gruppo delle ADF ha attaccato uccidendo quattro persone, tra cui tre bambini, e prendendo in ostaggio quindici civili per saccheggiare le loro proprietà dopo aver incendiato numerose abitazioni.

Questo aumento della violenza preoccupa i difensori locali dei diritti umani, che denunciano la crescente frequenza degli attacchi dell’ADF nonostante l’operazione congiunta delle forze di sicurezza FARDC-UPDF denominata “Ushuja” sull’asse Komanda-Luna. È evidente che nonostante gli sforzi delle forze di sicurezza, i ribelli continuano a mettere a repentaglio la vita dei civili.

È urgente prendere misure coordinate ed efficaci per proteggere le popolazioni civili. Le autorità devono rafforzare le misure di sicurezza nella regione per porre fine a questa violenza insensata e garantire la sicurezza dei residenti.

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