Domenica scorsa, le autorità del Puntland, regione semiautonoma della Somalia, hanno preso una storica decisione politica ponendosi in contrasto con il governo federale di Mogadiscio. Il motivo di questo dissidio risiede nella revisione costituzionale adottata dal Parlamento somalo, che ha introdotto un regime presidenziale e il suffragio universale diretto nel Paese.
Il Puntland ha espresso il suo dissenso nei confronti del presidente somalo Hassan Sheikh Mohamoud, accusandolo di violazioni costituzionali e mancanza di legittimità. Tale revisione costituzionale è stata effettuata senza il consenso del presidente del Puntland, Said Abdulali Deni, il che ha contribuito alla divisione di opinioni.
Essendo una regione semi-autonoma dal 1998, il Puntland ritiene necessario un processo costituzionale condiviso e un referendum pubblico per validare la nuova Costituzione. Le autorità locali hanno dichiarato che continueranno a governare la regione in modo autonomo fino a quando le loro richieste non saranno soddisfatte dal governo centrale.
Questa situazione evidenzia la fragilità dello Stato somalo e le profonde divisioni claniche che lo caratterizzano. Sebbene il Puntland non abbia mai cercato l’indipendenza, si rifiuta di piegarsi all’autorità di Mogadiscio, mettendo in luce la mancanza di un’autorità centrale forte e legittima in Somalia, che favorisce tensioni e incomprensioni tra le diverse regioni del Paese.
Le reazioni internazionali a questa decisione del Puntland sono contrastanti: alcuni la vedono come un tentativo di mantenere un equilibrio di poteri all’interno dello Stato federale somalo, mentre altri temono possa minacciare l’unità nazionale. È fondamentale seguire da vicino lo sviluppo di questa situazione e le reazioni del governo federale per comprendere appieno le implicazioni a lungo termine.
In conclusione, la disputa tra il Puntland e il governo federale di Mogadiscio solleva questioni cruciali sulla governance e la stabilità in Somalia, sottolineando l’importanza del dialogo e della cooperazione tra le diverse entità del Paese per garantire una transizione politica armoniosa che rispetti le aspirazioni di tutti i cittadini.