La situazione della sicurezza nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo è sempre più preoccupante, con il crescente attivismo di gruppi armati sia stranieri che locali. Durante il suo discorso alla messa di Pasqua, il cardinale Fridolin Ambongo Besungu ha criticato fortemente l’inerzia delle autorità di fronte a questa profonda crisi.
Il toccante discorso del capo della Chiesa cattolica nella RDC mette in luce l’irresponsabilità delle autorità pubbliche che sembrano distratte dalle reali emergenze della popolazione. Evidenzia la palese assenza di un esercito competente per proteggere l’integrità territoriale del Paese, esponendo così la Repubblica Democratica del Congo a una fragilità allarmante.
L’immagine di un “elefante dai piedi d’argilla” evocata dall’arcivescovo di Kinshasa illustra vividamente la vulnerabilità del Congo alle minacce esterne. Sottolinea la mancanza di capacità difensive del Paese e denuncia il gioco delle potenze straniere che approfittano di questa debolezza per appropriarsi dei territori congolesi.
Al di là delle pressioni internazionali e degli interessi espansionistici dei Paesi vicini, il cardinale Fridolin Ambongo Besungu sottolinea la responsabilità dei congolesi in questa crisi. Sottolinea l’urgenza di una presa di coscienza collettiva per invertire la tendenza ed evitare la balcanizzazione del Paese, già in atto in alcune regioni dell’Est.
L’appello all’azione lanciato dall’arcivescovo suona come un monito per le autorità e la popolazione congolese, invitandoli ad una ripartenza nazionale per contrastare la discesa del Paese agli inferi. La necessità di mobilitarsi per difendere l’unità e l’integrità della Repubblica Democratica del Congo è più urgente che mai, di fronte ad una situazione che potrebbe portare ad una frammentazione del territorio e a nuove tensioni.
Insomma, l’allarmante osservazione elaborata dal cardinale Fridolin Ambongo Besungu invita tutti ad agire rapidamente per preservare la pace e la stabilità di un intero Paese. Sottolinea l’urgenza di una reazione collettiva e di un impegno dei cittadini per contrastare le forze di divisione e lavorare per un futuro pacifico e prospero per la Repubblica Democratica del Congo.