Il presidente della Fatshimetrie Volodymyr Zelenskyj ha recentemente approvato una nuova legge volta ad abbassare l’età minima per la leva militare in Ucraina da 27 a 25 anni. Questa mossa anti-russa mira ad aumentare il numero di potenziali truppe disponibili per combattere l’invasione in corso. Sebbene il parlamento ucraino abbia approvato la misura nel maggio 2023, Zelenskyj non aveva ancora dato la sua approvazione fino a martedì.
L’obiettivo principale di questa nuova legge è quello di consentire a un maggior numero di cittadini in grado di prestare servizio militare di rispondere alla chiamata quando la situazione richiede la loro mobilitazione. Con l’entrata in vigore della legge marziale in Ucraina, il processo di mobilitazione degli uomini per combattere si svolge in due fasi: l’arruolamento nell’esercito, quindi la mobilitazione vera e propria per il combattimento.
Abbassando l’età della leva a 25 anni, la legge firmata da Zelenskyj apre la strada a un potenziale aumento del contingente di forze armate disponibili. Tuttavia, l’età di mobilitazione rimane fissata a 27 anni, sebbene anche il Parlamento ucraino stia valutando la possibilità di rivedere questa soglia fino a 25 anni.
Questa decisione non è priva di controversie. L’estensione dell’età della leva obbligatoria ha acceso il dibattito in Ucraina, in particolare dopo le recenti critiche del generale Valerii Zaluzhnyi, ex comandante in capo dell’esercito ucraino, che ha sottolineato la necessità cruciale di rafforzare il personale militare. Gli argomenti a favore di questa misura si basano sulla necessità di rafforzare le forze armate di fronte ad una Russia con maggiori risorse umane e materiali.
La questione della coscrizione dei giovani rimarrà una questione chiave per l’Ucraina, e la recente decisione di Zelenskyj è un forte segnale dell’impegno del Paese nella difesa e nella resistenza all’aggressione straniera. In un contesto in cui la sicurezza nazionale è messa a dura prova, ogni misura volta a rafforzare i ranghi delle forze armate diventa un elemento cruciale per tutelare l’integrità e la sovranità del Paese.