La danza dell’unità e della resilienza a Kigali: il club “rafiki” e il futuro del Ruanda

Nel cuore di Kigali, capitale del Ruanda, si trova la discoteca “rafiki”, un luogo vivace dove risuonano i ritmi dei tamburi e dove si pratica con passione la tradizionale danza Amaraba. Sotto lo sguardo attento del loro mentore, una trentina di giovani, tutti di età inferiore ai 30 anni, si sforzano di padroneggiare i movimenti aggraziati di questa danza emblematica.

Tra questi, Eric Rukundo, 29 anni, si distingue come insegnante di danza, trasmettendo le sue conoscenze alle generazioni più giovani. Nato dopo il genocidio del 1994, Eric considera il suo ruolo essenziale nel preservare la cultura ruandese e nella costruzione di un futuro comune per i giovani del suo Paese.

Il gruppo di ballerini riuniti al club “rafiki” riflette la diversità etnica che caratterizza il Ruanda. Nonostante le divisioni del passato, la cultura ruandese unisce questi giovani e permette loro di ballare insieme, al di là delle differenze. Amaraba, una delle danze cerimoniali più famose del Ruanda, incarna questo desiderio di riunire e celebrare l’identità nazionale.

Con l’avvicinarsi del trentesimo anniversario del genocidio del 1994, il Ruanda ricorda gli orrori del passato e guarda al futuro con un profondo desiderio di pace. Per i giovani del Paese, come sottolinea la ballerina Sarah Uwihanganye, pace significa soprattutto comprendere gli altri, comunicare in modo costruttivo e lavorare insieme per il bene comune, anziché cedere all’egoismo e all’avidità.

Nonostante la storia straziante di genocidio e i principi di riconciliazione tramandati di generazione in generazione, i giovani ballerini del club “rafiki” sono convinti che trasmettere la loro cultura tradizionale come popolo unito giocherà un ruolo cruciale nella prevenzione di eventuali futuri conflitti etnici. Imparando a ballare insieme, costruiscono legami forti e rafforzano il tessuto sociale del loro Paese, costruendo un futuro in cui la diversità viene celebrata e la pace preservata.

In questi tempi in cui il mondo deve affrontare molte sfide, il Ruanda ci offre un esempio stimolante di resilienza, riconciliazione e unità. Attraverso la danza e la cultura, la giovane generazione ruandese sta tracciando un percorso verso un futuro migliore, dove la diversità è fonte di ricchezza e coesione sociale, pilastro essenziale di una pace duratura. Il club “rafiki” incarna questa visione di armonia e solidarietà, dove i passi di danza risuonano come inviti all’unità e alla solidarietà.

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