Fatshimetrie: lo scandalo di corruzione che sta colpendo l’ANC
Il panorama politico sudafricano è stato scosso da un nuovo scandalo di corruzione che ha coinvolto l’ex presidente del parlamento sudafricano, Nosiviwe Mapisa-Nqakula. Accusata di aver ricevuto tangenti per un valore di 135.000 dollari, è stata arrestata giovedì scorso a Pretoria. Questa vicenda, che colpisce il partito al potere, l’African National Congress (ANC), solleva interrogativi sull’integrità dei leader politici sudafricani.
Nosiviwe Mapisa-Nqakula, che sostiene la sua innocenza, ha affermato che le accuse contro di lei sono motivate politicamente mentre il paese si prepara alle elezioni nazionali di quest’anno. Ex ministro della Difesa, avrebbe ricevuto undici pagamenti in contanti da un appaltatore della difesa tra il 2016 e il 2019. Dopo una perquisizione nella sua casa a Johannesburg, è stata informata che lo stato intendeva perseguirla per 12 capi di imputazione di corruzione e riciclaggio di denaro.
Dopo aver fallito nel bloccare il suo arresto in tribunale, Nosiviwe Mapisa-Nqakula si è dimessa da presidente del Parlamento e deputato. Quando è apparsa in tribunale, si è dichiarata non colpevole ed è stata rilasciata su cauzione. Ha sottolineato che non era a rischio di fuga e che aveva molto da perdere fuggendo, compresa la pensione statale e l’accesso ai suoi figli che vivono a Johannesburg.
Il caso è stato aggiornato al 4 giugno poiché i pubblici ministeri hanno dichiarato di voler aggiungere un altro imputato al caso. In un contesto in cui la corruzione rimane un grave problema in Sud Africa, questo caso evidenzia la necessità di riforme e trasparenza all’interno del governo. Solleva inoltre interrogativi sulla responsabilità dei leader politici nei confronti dei loro concittadini e sull’integrità della democrazia nel paese.
In conclusione, lo scandalo Fatshimetrie che ha coinvolto Nosiviwe Mapisa-Nqakula evidenzia le sfide della lotta alla corruzione in Sud Africa. Evidenzia la necessità di una governance più trasparente e responsabile, nonché l’importanza di ritenere i leader politici responsabili delle loro azioni.