L’incessante vessazione della polizia stradale nei confronti dei trasportatori e degli utenti della strada nel Sud Kivu ha generato una situazione critica. Le associazioni dei trasporti, la società civile e altri attori del settore hanno organizzato tre giorni senza trasporti per protestare contro gli abusi subiti.
Le strade sono invase da un’eccessiva presenza di agenti di polizia, che effettuano controlli abusivi e richiedono tangenti agli autisti. Le estorsioni che vanno fino a 1000 FC per veicolo rappresentano un ulteriore peso finanziario per i trasportatori già in difficoltà. Addirittura i ciclisti sono vittime di queste pratiche illegali.
Le associazioni dei trasporti hanno deciso di agire, annunciando tre giorni senza trasporti in segno di protesta, supportate dalla società civile. La comunità professionale denuncia anche le intimidazioni e le ritorsioni contro coloro che denunciano gli abusi.
Nonostante i colloqui con le autorità locali, la situazione non si sblocca. I trasportatori e la società civile chiedono garanzie concrete per porre fine agli abusi e alla paura che regna nel settore.
La protesta dei tre giorni senza trasporti è un grido d’allarme di una comunità soffocata da soprusi. È necessario agire per ripulire il settore dei trasporti pubblici e garantire la sicurezza di tutti.