La tragedia silenziosa del Sudan: un appello all’azione internazionale

Spaventoso è lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi, nei territori devastati dalla guerra civile in Sudan. Un anno dopo l’inizio delle ostilità, il Paese è precipitato in un caos indescrivibile, dove migliaia di persone hanno perso la vita e otto milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case. Questa crisi umanitaria, amplificata dalla mancanza di aiuti e da condizioni di vita precarie, sta spingendo la popolazione sudanese sull’orlo della carestia.

Le origini di questo conflitto risalgono all’anno precedente, quando le tensioni latenti tra l’esercito del Paese, guidato dal generale Abdel-Fattah Burhan, e le formidabili Forze di supporto rapido, agli ordini del generale Mohammed Hamdan Dagalo, sfociarono in violenti scontri nel strade di Khartoum per poi diffondersi in tutto il Paese.

Diciotto mesi prima dell’inizio della guerra, Burhan e Dagalo avevano orchestrato un colpo di stato militare, gettando il Paese in una spirale di caos. Hanno rovesciato un governo civile riconosciuto a livello internazionale incaricato di guidare la transizione democratica del Sudan in seguito alla caduta, nel 2019, del dittatore di lunga data Omar al-Bashir, rovesciato in una rivolta popolare contro il suo governo trentennale sostenuto dagli islamisti.

Questo colpo di stato e la guerra che ne derivò furono un duro colpo per le speranze sudanesi di un governo democratico, dopo decenni di dominio militare e islamista che avevano trasformato il Sudan in uno stato partigiano e oppressivo.

Da ottobre, quando il conflitto è stato oscurato dalla sanguinosa guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, l’attenzione globale si è spostata, lasciando le popolazioni sfollate del Sudan a lottare per la sopravvivenza.

A Omdurman, la seconda città più popolosa del Sudan, gli sfollati vivono in rifugi di fortuna allestiti in un ex edificio scolastico. Seham Saleh testimonia le difficoltà che incontra per nutrire i bambini del campo, avendo a disposizione solo “lenticchie, riso, porridge” come generi alimentari. Esprime la sua gratitudine a un’organizzazione che fornisce pasti e integratori alimentari ai bambini sotto i 5 anni.

Nel frattempo, gli agricoltori di tutto il paese si trovano ad affrontare una mancanza di risorse e finanziamenti, che ostacola la produzione agricola. L’aumento dei costi dei fertilizzanti, il calo dei prezzi dei prodotti agricoli e un’irrigazione inadeguata stanno peggiorando la loro situazione, lasciando molti in uno stato di disperazione.

Le storie della popolazione sfollata del Sudan descrivono una realtà straziante di violenza indiscriminata, bombardamenti, uccisioni, sfollamenti forzati e fame, nonché orribili episodi di violenza sessuale e attacchi etnici in Darfur.

In questo contesto di turbolenze, gli aiuti umanitari sono cruciali, ma l’accesso rimane limitato in molte regioni. Seham Saleh, una donna sudanese sfollata, evidenzia la situazione dei bambini che soffrono di malnutrizione a causa della mancanza di scorte di cibo. Esprime la sua gratitudine alle organizzazioni che forniscono integratori alimentari ai bambini sotto i cinque anni, fornendo un raggio di speranza in mezzo alla desolazione.

Khalil Serebal, presidente della Mezzaluna Rossa sudanese, sottolinea l’urgenza della distribuzione degli aiuti nelle regioni più colpite, in particolare Khartoum e il Darfur occidentale. Gli sforzi di soccorso includono supporto medico, assistenza psicologica e iniziative ambientali per affrontare le complesse sfide che la popolazione sudanese deve affrontare.

La situazione è particolarmente deplorevole nella regione occidentale del Darfur, dove gli stupri e gli attacchi etnici contro le tribù africane, presumibilmente compiuti dalle Forze di supporto rapido e dalle milizie arabe alleate, sono all’ordine del giorno. La Corte penale internazionale ha affermato che sta indagando su nuove accuse di crimini di guerra e crimini contro l’umanità nella regione, teatro di una guerra genocida negli anni 2000.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa 3,5 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrano di malnutrizione acuta, di cui oltre 710.000 soffrono di malnutrizione acuta grave. Questa crisi umanitaria in Sudan è un appello all’azione, un promemoria della necessità di solidarietà internazionale per alleviare la sofferenza delle popolazioni colpite da questo flagello insopportabile.

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