L’inazione francese di fronte ai controlli facciali: un appello urgente all’Onu

Nel dibattito sui controlli facciali in Francia, diverse ONG e associazioni hanno deciso di fare sentire la propria voce all’ONU per denunciare il persistere di una discriminazione sistemica. Cinque organizzazioni, tra cui Amnesty International France, Human Rights Watch, Community House for Solidarity Development (MCDS), Pazapas e Equality, Anti-Discrimination, Interdisciplinary Justice Network (Reaji), hanno presentato una petizione al Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale (Cerd) al fine di evidenziare l’inerzia delle autorità francesi nella lotta contro i controlli facciali.

Nonostante il riconoscimento da parte del Consiglio di Stato dell’esistenza dei controlli facciali, non sono state adottate misure concrete per porvi fine. Le associazioni criticano la mancanza di azioni da parte delle autorità francesi nel risolvere questo problema profondamente radicato. Di fatto, la profilazione etnica praticata dalla polizia francese viola i diritti umani e costituisce una chiara violazione del diritto internazionale.

L’appello delle ONG all’ONU punta a sensibilizzare sull’aspetto sistemico della discriminazione razziale in Francia. Chiedono agli esperti di riconoscere l’entità del problema dei controlli facciali e di sollecitare il governo francese a mettere in atto misure concrete per porvi fine. Le richieste sono chiare: è necessario adottare azioni effettive, che vanno dall’emissione di ricevute dopo ogni controllo a una riforma completa delle politiche pubbliche per contrastare la discriminazione.

Questa iniziativa di rivolgersi all’ONU segue il rifiuto da parte del Consiglio di Stato di intervenire per obbligare lo Stato a agire. Nonostante le precedenti condanne della Francia su questo argomento, sembra che lo Stato francese sia restio ad adottare misure efficaci per eliminare i controlli razziali. Le statistiche sono preoccupanti, evidenziando un targeting sproporzionato verso individui percepite come nere o arabe durante tali controlli.

È urgente che la Francia assuma la propria responsabilità e attui misure concrete per combattere la discriminazione razziale. L’appello delle associazioni all’ONU rappresenta una chiamata all’azione e alla giustizia, al fine di garantire pari diritti a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro origine etnica. La lotta contro i controlli facciali non può più essere rimandata: è tempo di agire per una società più equa e inclusiva.

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