Le relazioni storicamente tese tra Israele e Iran stanno provocando una serie di attacchi e ritorsioni che stanno scuotendo l’intera regione del Medio Oriente. Gli eventi hanno preso avvio con l’inizio dell’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza nell’ottobre 2023 in risposta a un attacco di Hamas, che ha causato la morte di almeno 1.170 persone e il rapimento di oltre 200 civili.
In risposta, Israele ha lanciato la sua offensiva contro Gaza, causando la morte di almeno 33.686 persone, prevalentemente donne e bambini. L’escalation ha continuato il suo corso quando Israele è stato accusato di aver attaccato l’edificio consolare dell’Iran a Damasco, con il tragico bilancio di 16 vittime, tra cui due generali iraniani.
Le tensioni hanno raggiunto l’apice il 7 aprile 2024, con un attacco di ritorsione dell’Iran contro Israele, confermato dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane che hanno lanciato droni e missili verso il Paese. Il premier israeliano Netanyahu ha avvertito che Israele è pronto per un attacco diretto da parte dell’Iran.
L’esercito israeliano è riuscito a intercettare la maggior parte dei droni e dei missili grazie all’operazione congiunta con le forze aeree americane e britanniche. Nonostante i danni riportati alla base militare israeliana, al momento non si sono registrate perdite umane.
Questi fatti sottolineano la fragile situazione in Medio Oriente e l’urgente necessità di interventi diplomatici per evitare una grave escalation del conflitto. È fondamentale che gli attori internazionali si impegnino in negoziati seri per prevenire ulteriori confronti e favorire una risoluzione pacifica delle dispute tra Israele e Iran, che potrebbero portare a conseguenze devastanti per tutta la regione.