La continua richiesta per il rilascio delle ragazze della scuola superiore di Chibok

Recentemente, è stato tenuto un evento commemorativo a Lagos per ricordare il decimo anniversario del rapimento di 276 studentesse della Government Girls Secondary School di Chibok, nello stato di Borno, Nigeria. Attivisti e familiari delle vittime si sono riuniti per rinnovare le richieste di rilascio delle ragazze ancora prigioniere.

Durante l’incontro, ex studentesse come Grace Dauda e Rebecca Malu hanno espresso la loro volontà di vedere le ragazze tornare alla libertà. Anche se alcune sono riuscite a fuggire e altre sono state liberate nel corso degli anni, circa 90 studentesse rimangono ancora prigioniere.

Ayo Obe, attivista per i diritti umani, ha sottolineato l’importanza di continuare gli sforzi per il ritorno di tutte le ragazze rapite. Nonostante i progressi compiuti con i rilasci precedenti, è necessario mantenere la pressione sul governo affinché continui a lavorare per il ritorno di coloro che sono ancora dispersi.

L’attivista Opeyemi Adamolekun ha evidenziato il fatto che la questione dei rapimenti di massa a Chibok è diventata politicizzata in passato, ma ora è fondamentale che il governo agisca con fermezza per liberare le ragazze rimanenti. Il movimento “Bring Back Our Girls” insiste sul fatto che le parole del governo debbano essere supportate da azioni concrete per porre fine a questa tragedia.

È essenziale che la comunità internazionale e le organizzazioni non governative continuino a sostenere gli sforzi per il ritorno delle studentesse di Chibok ancora prigioniere e per prevenire futuri rapimenti di scolari in Nigeria.

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