Titolo: Nuovi scontri tra Wazalendo e M23/RDF: Persistente instabilità nel territorio di Masisi
Nel corso della mattina di martedì 16 aprile, si sono verificati nuovi scontri tra i volontari per la difesa della patria, i Wazalendo, e i ribelli dell’M23/RDF sulle colline circostanti la città di Sake, situata a pochi chilometri da Goma, nella regione del territorio di Masisi. Questi eventi confermano la persistente instabilità che affligge questa martoriata area della Repubblica Democratica del Congo.
Secondo quanto riportato da fonti della società civile locale, i Wazalendo stanno fronteggiando una nuova offensiva da parte dell’M23 nel loro tentativo di riconquistare il controllo su Sake. Gli scontri si stanno verificando sulle colline di Murambi, Vunano e Kimoka, mettendo a rischio la sicurezza delle comunità locali. I bombardamenti condotti dall’M23/RDF hanno raggiunto Mubambiro, dove sono concentrate le forze armate congolesi (FARDC), la forza regionale della SADC (SAMIDRC) e la Missione di Stabilizzazione delle Nazioni Unite in Congo (MONUSCO).
Le testimonianze raccolte sul campo confermano l’intensità degli scontri. Olivier Munguiko, figura attiva della società civile di Sake, ha riportato che gli scontri sono iniziati alle prime luci dell’alba e proseguono ancora oggi. I giovani combattenti Wazalendo dimostrano coraggio e determinazione nel respingere gli attacchi dei ribelli. Le postazioni delle FARDC a Mubambiro sono sotto attacco aereo da parte dell’M23/RDF, causando feriti a seguito delle esplosioni. La situazione rimane tesa e l’incertezza regna sovrana in questa zona fortemente colpita dalla violenza.
Nonostante una relativa calma osservata nell’area di Bweremana, nel raggruppamento di Muupfuni Shanga, l’insicurezza persiste nella regione di Masisi. Recenti scontri tra Wazalendo e M23/RDF in questa zona si aggiungono alla lunga lista di conflitti sporadici che affliggono questa parte della RDC.
Questi recenti scontri tra Wazalendo e M23/RDF mettono ancora una volta in luce la fragilità della situazione di sicurezza nella regione di Masisi. Le popolazioni locali, già duramente colpite da anni di conflitto armato, continuano a vivere nell’angoscia e nell’insicurezza. È urgente che le autorità nazionali e internazionali intensifichino gli sforzi per instaurare la pace e la stabilità in quest’area devastata dalla violenza.
Jonathan Kombi, da Goma