Il dibattito sul futuro della partecipazione dei nigeriani della diaspora alle elezioni è al centro delle discussioni politiche, sollevando questioni cruciali sull’integrità del sistema elettorale del Paese. Durante il recente Forum interpartitico sulle priorità della riforma elettorale giovanile tenutosi ad Abuja, Nyada ha espresso dubbi sull’opportunità di permettere il voto della diaspora, sottolineando che l’attuale sistema elettorale non è ancora pronto per gestire tale iniziativa.
Nyada ha evidenziato che, nonostante il crescente interesse per il voto della diaspora, è prioritario concentrarsi sul miglioramento delle lacune riscontrate durante le elezioni generali del 2023 e negli altri appuntamenti elettorali annuali. Secondo lui, è fondamentale che la Commissione elettorale nazionale indipendente (INEC) si dedichi al rafforzamento dei propri processi e alla correzione delle attuali carenze prima di considerare l’implementazione del voto della diaspora.
L’accento dovrebbe essere posto sulla risoluzione delle problematiche legate all’accreditamento bimodale degli elettori (BVAS) e sull’assicurare la trasparenza del processo elettorale. Nyada ha sottolineato che la creazione di un sistema di voto della diaspora richiederebbe un’infrastruttura tecnologica affidabile e sicura, aspetto attualmente sfidante per la Nigeria.
Uno dei punti focali sollevati da Nyada riguarda l’importanza di migliorare la sicurezza dei dati e di identificare in modo accurato i cittadini nigeriani prima di estendere il diritto di voto alla diaspora. Ha messo in luce che le lacune presenti nel sistema nazionale di gestione dell’identità potrebbero compromettere l’integrità del processo elettorale se non si adottano le adeguate misure necessarie.
In conclusione, Nyada ha invocato una riforma della legge elettorale al fine di garantire che tutte le questioni elettorali siano affrontate prima che i rappresentanti eletti assumano il proprio incarico. Ha sottolineato l’importanza di porre l’accento sul miglioramento dei processi elettorali interni prima di contemplare riforme significative come il voto della diaspora. La sua posizione solleva importanti interrogativi riguardo alla necessità di consolidare il sistema elettorale prima di apportare modifiche cruciali che potrebbero minare l’integrità del processo democratico in Nigeria.