Sussidi per il carburante in Nigeria: questioni di trasparenza e sostenibilità

In una recente intervista con giornalisti a Maiduguri, capitale dello Stato del Borno, l’ex governatore dello Stato di Kaduna, Nasir El-Rufai, anche dirigente dell’All Progressive Congress (APC) e alleato del presidente Tinubu, ha raccolto molte polemiche per le sue dichiarazioni. Durante l’intervista, El-Rufai ha confermato che il governo continua a sovvenzionare la benzina in Nigeria, affermando che questa misura è stata ripristinata a causa della svalutazione della Naira sul mercato dei cambi.

Anche Gabriel Ogbechie, amministratore delegato di Rainoil, ha confermato questa decisione durante una sessione organizzata da Stanbic IBTC Energy and Infrastructure a Lagos. Ogbechie ha sottolineato che il consumo giornaliero di carburante in Nigeria è di 40 milioni di litri, con un tasso di cambio di ₦ 1.300, portando il costo della sovvenzione a circa ₦ 400-500 al litro e un totale mensile di 600 miliardi di Naira.

Questa conferma dell’attuale continuità dei sussidi per il carburante in Nigeria solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla fattibilità di questa politica. Mentre alcuni ritengono che sia necessaria per proteggere i consumatori dalle fluttuazioni dei prezzi del petrolio, altri indicano le possibili controversie e abusi associati a questa sovvenzione.

È fondamentale che il governo gestisca in modo efficace questo sussidio per garantire che vada effettivamente a beneficio della popolazione e non venga oggetto di appropriazioni indebite. Una maggiore trasparenza nella formulazione e nell’attuazione di questa politica è essenziale per rafforzare la fiducia del pubblico e assicurare un uso responsabile ed equo dei fondi pubblici.

La questione dei sussidi per il carburante in Nigeria rimane complessa e richiede un’attenta valutazione e misure personalizzate per garantire un utilizzo efficiente delle risorse pubbliche a vantaggio della popolazione. Il dibattito su questo argomento cruciale dovrebbe continuare, con l’obiettivo di promuovere una governance trasparente e responsabile nella gestione delle risorse energetiche del Paese.

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