Tutti gli occhi sono puntati sull’Iran in questo momento, a seguito delle esplosioni vicino alla base aerea di Isfahan, che hanno suscitato il timore di un possibile attacco israeliano. Le speculazioni sono diffuse sulla natura di questo evento, con molti che si chiedono se sia stata un’azione deliberata o una situazione di confronto diversa.
Le informazioni disponibili sono ancora scarse, poiché nessun funzionario iraniano ha confermato direttamente la possibilità di un attacco e l’esercito israeliano non ha ancora reagito ufficialmente alla situazione. Tuttavia, le tensioni sono visibilmente aumentate dopo l’attacco dello scorso sabato da parte di Israele, in risposta ai conflitti con Hamas nella Striscia di Gaza e alle azioni contro l’Iran in Siria.
Fonti iraniane hanno suggerito che i siti potrebbero essere stati attaccati da droni, con le difese aeree attivate in varie province iraniane. Non è chiaro cosa abbia innescato gli spari, anche se molti testimoni hanno riferito di aver udito esplosioni in diverse aree.
Le sparatorie sono state segnalate vicino alla base aerea principale di Isfahan, che in passato ha ospitato la flotta iraniana di F-14 Tomcat, aerei da combattimento americani acquisiti prima della rivoluzione islamica del 1979. Anche i media iraniani hanno riferito di esplosioni senza fornire una causa specifica, mentre la televisione di Stato ha descritto un “forte rumore” nella regione.
Isfahan è sede di siti collegati al programma nucleare iraniano, tra cui il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato oggetto di sospetti attacchi di sabotaggio. Tuttavia, la televisione di Stato ha assicurato che tutti i siti nella regione sono al sicuro.
Le compagnie aeree con base a Dubai hanno dovuto deviare i voli intorno all’Iran occidentale senza spiegazioni ufficiali, suggerendo la possibilità di chiusura dello spazio aereo. Di conseguenza, l’Iran ha sospeso i voli commerciali verso Teheran e alcune parti dell’ovest e del centro del Paese.
L’incidente vicino alla base aerea di Isfahan solleva molte domande e alimenta ulteriori tensioni nella regione. Mentre il mondo osserva in attesa di sviluppi ufficiali, il futuro resta incerto e l’ansia per una chiara spiegazione rimane palpabile.