Fatshimetrie, un blog che si dedica alla diversità musicale, ha recentemente messo in evidenza il successo del più recente progetto musicale di Beyoncé intitolato “Cowboy Carter”, che ha contribuito a mettere in risalto gli artisti neri nella scena country.
Il talentuoso artista emergente Shaboozey ritiene che la celebre cantante stia avviando una conversazione molto necessaria. Afferma: “Penso che sia fantastico. Il fatto che Beyoncé sia riuscita a catalizzare questa conversazione per includere più persone in questo spazio e metterne in luce le tematiche è semplicemente meraviglioso”.
Nato in Virginia da genitori nigeriani, Shaboozey, 28 anni, è presente in tutte e 27 le tracce dell’album di Beyoncé. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo album intitolato “Lady Wrangler”.
Parlando della sua esperienza nel cantare hip-hop country western, Shaboozey dice: “Penso che crescendo non ho avuto limiti. Venendo dalla Virginia, non c’era nulla con cui confrontarmi. Ho sempre sperimentato da solo, e credo che la sperimentazione sia un elemento essenziale della mia musica”.
Così come Shaboozey, Reyna Roberts ha collaborato con Beyoncé nel suo album “Act II”, fornendo i cori per le canzoni “Blackbiird” e “Tyrant”. Queen B, come i suoi fan la chiamano, è una fonte di ispirazione per Reyna Roberts.
Nel mese di febbraio, Beyoncé è diventata la prima donna di colore a raggiungere la vetta della classifica nazionale di Billboard, una significativa pietra miliare per l’industria musicale. Reyna Roberts commenta: “Penso che sia incredibile. Sono la più grande fan di Beyoncé. Lei ha ispirato tutta la mia carriera. Naturalmente, altri artisti mi hanno ispirato, ma per me lei è sempre stata un punto di riferimento, l’incarnazione stessa dell’eccellenza”.
Il passaggio di Beyoncé alla musica country e le motivazioni che l’hanno spinta in questa direzione hanno acceso nuovamente i dibattiti sulle radici e la diversità del genere. È evidente che Nashville sia pronta ad accogliere questa diversità?
Reyna Roberts ricorda la sua prima visita nella capitale della musica country: “Prima di recarmi a Nashville circa cinque anni fa, non conoscevo artisti neri nel panorama della musica country. Anche se non ho visto molta rappresentanza all’epoca, mi assicurerò che ci sia una presenza, che le persone mi vedano e sappiano di appartenere anche a questo spazio”.
Sebbene la cantante, ex membro delle Destiny’s Child, abbia offerto al suo pubblico una reinterpretazione leggendaria del classico di Dolly Parton “Jolene”, il suo album non si limita a uno stile strettamente country ma si presenta come un album che riflette la versatilità e la capacità di Beyoncé di lavorare su diversi generi musicali, sfidando le convenzioni della musica country e mostrando il suo talento nel transcenderne i confini.