L’emergenza umanitaria a Kanyabayonga, nel Nord Kivu, Repubblica Democratica del Congo, va oltre le semplici statistiche, svelando la sofferenza dilaniante degli sfollati. Richard Kalume, loro portavoce, racconta l’inferno vissuto da chi ha lasciato tutto per sfuggire ai conflitti. I 18 morti in 40 giorni sono urla di disperazione che richiamano all’azione. Carestia, malattie, povertà: l’appello universale è urgente. Solo l’unione degli sforzi potrà portare qualche raggio di speranza in questo abisso di sofferenza. La crisi di Kanyabayonga rivela il fallimento umano e richiama a una solidarietà globale. È il momento di agire insieme, di offrire una mano a chi è caduto così in basso. Solo così si potrà spezzare la catena di dolore e dare una speranza a chi sembra averla persa.