Salvaguardia urgente: le eco-guardie del Parco Nazionale Virunga costrette a lasciare il loro checkpoint

In una giornata allarmante del 22 aprile 2024, le notizie provenienti da Rutshuru, nel Nord Kivu, scuotono profondamente il territorio. Le guardie ecologiche dell’Istituto congolese per la conservazione della natura (ICCN), incaricate di proteggere il Parco nazionale Virunga, hanno dovuto abbandonare il loro punto di controllo a Rwindi. Questa decisione è stata presa in seguito alle minacce rivolte loro dai ribelli dell’M23, che hanno imposto un ultimatum di 48 ore, costringendo così le guardie a sospendere la loro missione di protezione per quasi una settimana.

Il presidente Patient Twizere, in un comunicato ufficiale emesso il 21 aprile dal comitato giovanile di Rutshuru, ha manifestato la sua preoccupazione per la critica situazione attuale. Secondo Twizere, il ritiro delle guardie ecologiche mette a repentaglio la sicurezza del Parco Nazionale Virunga, già compromessa dall’occupazione ribelle. Egli ha sollecitato un intervento urgente da parte delle autorità nazionali e internazionali, sottolineando l’importanza vitale di preservare questo gioiello di biodiversità.

Twizere ha espresso le preoccupazioni dei giovani di Rutshuru, enfatizzando il ruolo cruciale svolto dalle guardie ecologiche nella salvaguardia delle specie animali e vegetali protette all’interno del parco. Inoltre, ha denunciato il traffico illegale del legname proveniente dal parco, il quale alimenta gli interessi dei ribelli che ne controllano l’area.

Nonostante l’occupazione dell’M23 a Rwindi, le guardie ecologiche hanno dimostrato un impegno esemplare mantenendo la loro neutralità e proteggendo con determinazione le infrastrutture vitali del parco. Purtroppo, nonostante le intimidazioni subite dai ribelli, il loro allontanamento evidenzia le lacune in materia di sicurezza in questa regione instabile.

È di vitale importanza intraprendere azioni immediate per assicurare la tutela del Parco Nazionale Virunga e garantire la sicurezza delle guardie ecologiche, le quali rischiano la loro vita per preservare l’ambiente naturale. L’appello del presidente del comitato giovanile di Rutshuru riecheggia come un grido d’allarme, richiamando all’urgente necessità di proteggere questo inestimabile patrimonio ambientale.

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