I conflitti etnici si intensificano nel Sudan occidentale

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**Fatshimetry: quando il conflitto raggiunge il culmine nel Sudan occidentale**

La situazione nel Sudan occidentale continua a peggiorare con l’inasprirsi dei combattimenti nella regione di El-Fasher, nel Nord Darfur. L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione nella città di El-Fasher e nei suoi dintorni.

Secondo il portavoce del capo dei diritti umani dell’ONU, entrambe le parti coinvolte hanno intensificato gli attacchi indiscriminati utilizzando armi esplosive, come colpi di mortaio e razzi lanciati da aerei da combattimento, nelle zone residenziali. Da metà aprile, almeno 43 persone, inclusi donne e bambini, sono state uccise negli scontri tra le forze armate sudanesi e le Forze di supporto rapido.

Le Forze di supporto rapido hanno preso di mira i villaggi abitati principalmente dalla comunità etnica africana Zaghawa, bruciando diversi insediamenti a ovest di El-Fasher. Questo avviene in un contesto di violenza di matrice etnica che continua a minacciare la popolazione civile nel Sudan occidentale.

La gravità della situazione è ulteriormente accentuata dalla carenza di forniture essenziali, con le difficoltà nell’accesso umanitario a causa della presenza delle forze di supporto rapido. Tali ostacoli stanno mettendo a rischio la vita dei civili intrappolati nella città di El-Fasher, l’ultima rimasta sotto il controllo delle forze armate sudanesi nella regione del Darfur.

Al fine di proteggere i civili, porre fine alla violenza e consentire un accesso umanitario sicuro per soddisfare i bisogni delle popolazioni colpite, è urgente un intervento immediato in Sudan occidentale. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per garantire la sicurezza e il benessere delle persone coinvolte nel conflitto.

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