Un trattato globale per combattere l’inquinamento da plastica: sfide e prospettive

La settimana scorsa si è svolto un importante incontro internazionale a Ottawa, in Canada, volto a creare un trattato globale per contrastare l’inquinamento da plastica. Mentre i negoziatori si riunivano a migliaia di chilometri di distanza, in Kenya, l’impianto di riciclaggio Pura Terra faceva del suo meglio per gestire l’enorme quantità di rifiuti di plastica che riceve ogni giorno. Con il Paese che stima di produrre 5,5 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno entro il 2030, l’urgenza di politiche efficaci è evidente.

Il trattato giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, atteso entro il 2024, è al centro delle discussioni a Ottawa. I negoziatori stanno valutando se concentrarsi sulla salute umana e sull’ambiente, limitare la produzione di plastica o includere restrizioni sulle sostanze chimiche impiegate. Mentre alcuni paesi insistono su misure più aggressive, come restrizioni chimiche e sul petrolio, altri mirano a migliorare la gestione e il riciclaggio dei rifiuti di plastica.

La questione coinvolge direttamente molte nazioni africane, che già sopportano il peso maggiore di queste sfide ambientali. La necessità di soluzioni sostenibili è evidente, con l’eliminazione delle sostanze chimiche dannose come un obiettivo condiviso. La produzione globale di plastica continua a crescere, aumentando l’urgenza di un accordo internazionale forte.

È chiaro che le decisioni prese in questi incontri avranno un impatto significativo sulla salute del pianeta e delle comunità. È essenziale che i negoziatori collaborino per trovare soluzioni che possano affrontare questa sfida globale in modo efficace e duraturo.

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