L’impatto devastante di El Niño sui raccolti nell’Africa meridionale: raccolti in Sud Africa in calo

L’impatto devastante del fenomeno climatico El Niño sui raccolti dell’Africa meridionale si è fatto sentire in modo fortemente negativo nei mesi di febbraio e marzo. La siccità e l’ondata di caldo indotte da El Niño hanno gravemente colpito i raccolti di cereali e semi oleosi in diverse parti del Sud Africa.

Nonostante le preoccupazioni espresse sulle condizioni di crescita delle colture estive per la stagione 2023-24, i dati recentemente pubblicati dal Crop Estimates Committee hanno rivelato aggiustamenti leggermente al rialzo delle previsioni di raccolto rispetto al mese precedente. Pertanto, il raccolto di cereali e semi oleosi per l’estate 2023-24 in Sud Africa è stimato a 16 milioni di tonnellate, con un aumento dell’1% rispetto al mese precedente.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa revisione al rialzo non deve essere vista come un motivo per festeggiare. In effetti, queste cifre non cambiano la realtà che la stagione è stata segnata dalla siccità e dalle ondate di calore di El Niño che hanno pesato pesantemente sui raccolti di cereali e semi oleosi in varie parti del Paese. Il raccolto stimato di 16 milioni di tonnellate rappresenta un calo del 20% rispetto alla stagione di produzione 2022-23.

Osservando i dati di dettaglio, vediamo che i raccolti di mais bianco e mais giallo potrebbero raggiungere rispettivamente 6,4 milioni di tonnellate (in aumento del 2% rispetto al mese precedente) e 6,9 ​​milioni di tonnellate (quasi invariati rispetto al mese precedente). Queste revisioni collocano la stima della produzione totale di mais a 13,3 milioni di tonnellate, in aumento dell’1% rispetto al mese precedente.

Tuttavia, su base annua, il raccolto di mais bianco mostra un calo del 25%, mentre quello di mais giallo mostra un calo del 13% rispetto alla stagione 2022-23. Pertanto, il raccolto previsto di 13,3 milioni di ton rappresenta un calo del 19% rispetto alla stagione precedente.

Si prevede che la produzione di quest’anno sarà sufficiente a soddisfare il consumo annuale di mais del Sud Africa, stimato a circa 12 milioni di tonnellate, lasciando una piccola quantità per l’esportazione. Tuttavia, i prezzi potrebbero rimanere elevati a causa delle scorte potenzialmente limitate.

Anche la domanda regionale nell’Africa meridionale, in particolare per il mais bianco, è un importante fattore di sostegno dei prezzi. Al 25 aprile, il prezzo spot del mais bianco era pari a R5.477 per tonnellata, con un aumento del 56% rispetto all’anno precedente. Da parte sua, il prezzo spot del mais giallo si è attestato a 4.420 Rand per tonnellata, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente.

Sul mercato mondiale, al di fuori della regione dell’Africa meridionale, il Messico si posiziona come uno dei principali produttori di mais bianco. Mentre l’emisfero settentrionale entra nella stagione di crescita 2024-25, potrebbe essere opportuno per i paesi dell’Africa meridionale che hanno registrato raccolti scarsi, come lo Zimbabwe e lo Zambia, collaborare con il Messico o anche con gli Stati Uniti, per coltivare mais bianco con contratti di esportazione per la Regione.

Anche se si concretizzasse il raccolto previsto di 6,4 milioni di tonnellate di mais bianco, il Sudafrica difficilmente riuscirebbe a soddisfare la domanda regionale.

Sul fronte dei semi oleosi, il raccolto di soia per la stagione 2023-24 è rimasto invariato rispetto al mese precedente, stimato in 1,8 milioni di tonnellate (in calo del 35% rispetto all’anno precedente). Questo calo annuale è dovuto ai rendimenti inferiori. Non si prevede che il Sudafrica svolgerà un ruolo importante nelle esportazioni di soia come è avvenuto nella stagione precedente. In effetti, l’importazione di farina di soia per questa nuova stagione è ora una possibilità.

Per quanto riguarda il raccolto di semi di girasole, la stima è aumentata del 4% rispetto al mese precedente, attestandosi a 615.000 tonnellate (in calo del 15% rispetto all’anno precedente). Le superfici coltivate sono leggermente diminuite rispetto all’anno precedente, il che significa che la causa principale del calo annuale del raccolto è la minore resa prevista, in particolare considerando che la maggior parte dei raccolti di girasole dell’Africa meridionale sono piantati nelle regioni occidentali che hanno sofferto siccità e ondate di caldo a febbraio e marzo.

Le recenti piogge nella maggior parte delle aree in cui vengono coltivati ​​i raccolti estivi del Sud Africa arrivano troppo tardi. Nei mesi di febbraio e marzo si sono verificati danni ai raccolti durante l’ondata di caldo e la siccità indotte da El Niño. Le previsioni del raccolto riflettono questo, con i raccolti principali che mostrano un notevole calo rispetto alla stagione di produzione 2022-23.

Tuttavia, dal punto di vista dei consumatori, il Sudafrica non è in crisi. La recente siccità comporta rischi al rialzo per l’inflazione alimentare, ma non per il paniere alimentare nel suo insieme. Il problema principale risiede nel mais bianco, in vista di una domanda regionale potenzialmente più robusta nel corso dell’anno.

L’approvvigionamento favorevole di cereali sul mercato mondiale, soprattutto mais giallo (ma anche riso e frumento), e la moderazione dei prezzi fanno sì che il Sud Africa possa essere leggermente risparmiato su questi prodotti.

L’International Grains Council prevede un raccolto globale di grano per la stagione 2023-24 pari a 789 milioni di tonnellate, significativamente al di sopra della media a lungo termine. Attualmente c’è abbondanza di riso in tutto il mondo, con un raccolto complessivo per la stagione 2023-24 stimato a 511 milioni di tonnellate, ben al di sopra della media a lungo termine. Infine, si prevede che il raccolto globale di semi di girasole per la stagione 2023-24 sarà di 57,9 milioni di tonnellate, ben al di sopra della media.

In conclusione, sebbene i raccolti dell’estate 2023-24 del Sudafrica siano stati duramente colpiti dalle condizioni meteorologiche avverse, la situazione alimentare nel paese non è critica. Persistono incertezze riguardo alla capacità di soddisfare la domanda regionale, in particolare di mais bianco. Tuttavia, diversificare le forniture nei mercati globali potrebbe contribuire ad alleviare alcune delle sfide attuali che il Sudafrica si trova ad affrontare nel settore agricolo.

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