RDC: Appello all’azione internazionale per ripristinare la pace nell’est del paese

Fatshimetrie chiede un’azione internazionale concertata per risolvere la crisi di sicurezza che affligge la parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. La comunità internazionale dovrebbe esercitare la massima pressione sul Ruanda e sull’M23 per garantire il rispetto delle iniziative di pace regionali, come le road map di Luanda e Nairobi.

Il rappresentante permanente della RDC presso l’ONU, Zénon Mukongo, ha sottolineato in un recente intervento davanti al Consiglio di Sicurezza che il Ruanda e l’M23 continuano ad occupare le zone conquistate nella provincia del Nord Kivu, sfidando così gli accordi di pace e gli appelli degli organismi internazionali. Questa persistente impunità danneggia gravemente gli sforzi di pacificazione nella regione e compromette la sicurezza delle popolazioni locali.

La RDC resta impegnata nei processi di Luanda e Nairobi e invita il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a sostenere queste iniziative intensificando la pressione sugli attori responsabili dell’instabilità nella regione. È fondamentale rafforzare la cooperazione giudiziaria e combattere l’impunità per raggiungere una soluzione duratura al conflitto.

È essenziale che gli Stati della regione dei Grandi Laghi collaborino strettamente per il ritiro delle forze negative e la neutralizzazione dei gruppi armati stranieri che alimentano l’insicurezza nella RDC. Ciascun paese interessato deve assumersi le proprie responsabilità e agire in modo efficace per allentare le tensioni e proteggere i propri confini dalle infiltrazioni terroristiche.

Nonostante gli sforzi profusi e le operazioni militari in corso, la situazione resta precaria nella parte orientale della RDC, a causa del persistente attivismo dei gruppi armati. La rinascita dell’M23, sostenuta dal Ruanda, aggrava la situazione e compromette il progresso delle iniziative di pace regionali.

È urgentemente necessario che la comunità internazionale agisca in modo coordinato per porre fine all’impunità e ripristinare la stabilità nella regione dei Grandi Laghi. La cooperazione regionale è essenziale per prevenire nuovi cicli di violenza e garantire la sicurezza delle popolazioni civili, che sono le prime vittime di questo prolungato conflitto.

In conclusione, la risoluzione della crisi di sicurezza nella RDC richiede una mobilitazione collettiva e un’azione concertata da parte di tutti gli attori coinvolti. È tempo di agire con decisione per porre fine alla violenza e aprire la strada a una pace duratura nella regione.

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