Bombardamento mortale dei campi sfollati nel Nord Kivu: l’Unione Africana condanna questo atto disumano

*Fatshimetrie*: Il bombardamento dei campi profughi nel Nord Kivu, un atto disumano condannato dall’Unione Africana

La situazione nell’est della Repubblica Democratica del Congo resta preoccupante in seguito al bombardamento mortale dei campi profughi di Goma, nella provincia del Nord Kivu. Questo atto atroce ha suscitato la condanna unanime dell’Unione Africana (UA), che ha espresso la sua profonda tristezza e ha offerto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, al governo e al popolo congolese.

Il presidente della Commissione dell’UA, Moussa Faki Mahamat, ha sottolineato in un comunicato stampa la gravità di questa escalation di violenza nella regione, andando contro gli accordi di Luanda del 21 marzo che chiedevano un cessate il fuoco immediato. Ha riaffermato il suo sostegno ai processi di pace di Luanda e Nairobi, volti a stabilire una pace duratura nella parte orientale della RDC e nell’intera regione dei Grandi Laghi.

Questo atto criminale costò la vita a più di dieci persone e ne lasciò gravemente ferite più di 30, tra cui donne e bambini innocenti. La comunità internazionale deve condannare fermamente questi atti disumani che non possono rimanere impuniti. La protezione delle popolazioni civili, in particolare degli sfollati vulnerabili, deve rimanere una priorità assoluta per garantire la sicurezza e la dignità di tutti.

È imperativo che gli autori di questo bombardamento codardo e barbaro siano assicurati alla giustizia e che siano adottate misure concrete per porre fine a questa spirale di violenza che provoca solo altra sofferenza e miseria tra le popolazioni già duramente colpite.

Dobbiamo lavorare tutti insieme per costruire una pace duratura nella RDC, ponendo fine all’impunità, promuovendo il dialogo e la riconciliazione e fornendo un adeguato sostegno umanitario alle persone colpite da questo devastante conflitto. L’UA e la comunità internazionale devono unire le forze per porre fine a questa tragedia e lavorare insieme per un futuro migliore per tutti gli abitanti di questa regione devastata dal conflitto.

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