Il conflitto che devasta la regione di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, sta prendendo una piega preoccupante con i recenti bombardamenti sui siti degli sfollati a Lac Vert e Mugunga. I responsabili di questi attacchi, attribuiti alle forze dell’M23 in collaborazione con il Ruanda, hanno preso di mira popolazioni già traumatizzate dalla violenza e dagli sfollamenti forzati.
La comunità internazionale, attraverso la dichiarazione congiunta della delegazione dell’Unione Europea e delle ambasciate degli Stati membri dell’UE nella RDC, ha condannato fermamente questi atti barbarici. È particolarmente allarmante notare il crescente utilizzo di artiglieria pesante vicino ai siti degli sfollati interni, mettendo così in pericolo la vita di civili innocenti intrappolati nel fuoco mortale.
Oltre a condannare gli attentati, la delegazione dell’Unione Europea ha espresso la sua preoccupazione per l’avanzata territoriale dell’M23 e dei suoi alleati nell’est della RDC. Questi movimenti militari sollevano serie preoccupazioni per la stabilità e la sicurezza nella regione, minacciando la fragile pace che sta cercando di affermarsi dopo decenni di conflitti e violenze.
È fondamentale che la comunità internazionale, in collaborazione con le autorità congolesi, adotti misure concrete per porre fine a queste ostilità e proteggere le popolazioni civili vulnerabili. La sicurezza degli sfollati e dei civili deve essere una priorità assoluta e qualsiasi forma di violenza indiscriminata deve essere fermamente condannata.
In questi tempi difficili, in cui la violenza sembra ancora una volta avere la precedenza sulla ragione, è fondamentale che vengano intraprese azioni concrete per portare stabilità e pace in questa regione tormentata. Il bombardamento dei siti degli sfollati è solo il sintomo di un male più profondo che affligge la regione, ed è dovere di tutti noi garantire che la voce della ragione prevalga su quella della violenza.