Tragico crollo di un edificio in costruzione in Sud Africa: la storia straziante dei sopravvissuti e dei soccorritori

Il recente tragico crollo di un edificio in costruzione a George, in Sud Africa, ha innescato una serie di eventi devastanti che hanno colpito profondamente il Paese. Questo disastro è costato la vita a sette persone, mentre quasi 40 lavoratori risultano dispersi sotto le macerie, innescando un’intensa operazione di salvataggio e facendo precipitare la nazione nel lutto.

Gli aggiornamenti forniti da Leon van Wyk, sindaco esecutivo di George, riflettono la gravità della situazione: “Abbiamo trovato 36 persone, purtroppo sette di loro sono morte. E ci sono ancora 39 persone non localizzate, sepolte da qualche parte tra le macerie dietro di noi. Le operazioni di soccorso continuano, ma le squadre si preparano anche alla fase di recupero.

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha espresso le sue condoglianze alle famiglie in lutto e ha chiesto indagini approfondite sulle cause del crollo. Le autorità, tra cui la polizia, il governo provinciale e il ministero nazionale del lavoro, stanno indagando per determinare i fattori che hanno contribuito al disastro.

Nel frattempo, i propri cari si riuniscono sul posto, aggrappandosi alla speranza e sostenendosi a vicenda durante questa dura prova.

Zebron Mhone, parente di uno degli operai intrappolati, esprime l’angoscia delle famiglie in attesa di notizie dei loro cari: “È davvero molto doloroso, sì, è molto doloroso, perché essere sepolti sottoterra è molto doloroso, ma con la fede nella Dio, speriamo che supererà tutto questo.

Le squadre di soccorso hanno utilizzato telecamere sotterranee e cani antidroga nelle ricerche nei due giorni successivi al crollo dell’edificio in costruzione sulla costa sudafricana.

Sette lavoratori sono stati confermati morti, mentre 16 delle 29 persone salvate dalle macerie erano in condizioni critiche in ospedale e altri sei avevano ferite mortali, hanno detto le autorità. Trentanove lavoratori erano ancora dispersi e sepolti sotto le macerie di cemento intrecciato e impalcature metalliche.

È fondamentale sottolineare che più di 200 soccorritori continuano a cercare i sopravvissuti. Gru e altre attrezzature di sollevamento pesanti sono state mobilitate per rimuovere le enormi lastre di cemento crollate sui lavoratori, mentre i soccorritori si sono alternati rimuovendo manualmente i detriti più piccoli.

Le famiglie e gli amici dei lavoratori intrappolati continuano ad attendere sul posto, sperando di ricevere notizie rassicuranti dai loro cari.

Questa tragedia straziante solleva interrogativi critici sulla sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili e sottolinea l’assoluta importanza di un’applicazione rigorosa delle norme di sicurezza in questo settore cruciale. È fondamentale che vengano messe in atto misure rigorose per prevenire tali calamità in futuro e proteggere la vita di coloro che contribuiscono a costruire la nostra società.

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