In una dichiarazione congiunta rilasciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), è stata espressa una condanna inequivocabile contro i recenti attentati che hanno colpito i campi di sfollati da Mugunga a Goma, venerdì 3 maggio. Questi attacchi hanno causato tragiche perdite di vite umane e feriti, colpendo soprattutto bambini, donne e popolazioni vulnerabili, esposte a maggiori rischi di violenza sessuale e traumi.
Di fronte a questa situazione critica, l’OMS e l’UNFPA si stanno mobilitando per fornire assistenza salvavita, istituendo servizi sanitari di emergenza e interventi psicosociali. L’UNFPA, da parte sua, compie sforzi particolari per fornire servizi di salute sessuale e riproduttiva, prevenzione e trattamento della violenza di genere, nonché protezione contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale.
In questo contesto di crisi umanitaria, le organizzazioni sanitarie stanno lavorando a stretto contatto per fornire servizi psicosociali e di salute mentale a più di 312 persone colpite, tra cui donne incinte, persone con disabilità e vittime di violenza di genere. Tuttavia, esistono bisogni urgenti, come il miglioramento dei servizi igienico-sanitari, dell’acqua, dei servizi igienico-sanitari e dell’igiene per garantire condizioni di assistenza adeguate e prevenire la diffusione di malattie.
Inoltre, è imperativo rafforzare la sicurezza nei campi, al fine di proteggere le popolazioni vulnerabili da minacce quali violenza, sfruttamento e attacchi esterni. La collaborazione con le autorità locali è essenziale anche per garantire un accesso umanitario efficace e stabilire forti partenariati per coordinare gli sforzi di aiuto alle comunità colpite.
I recenti tragici eventi che hanno scosso il campo profughi di Goma, con un bilancio di 35 morti e 37 feriti, dimostrano l’urgenza di agire di fronte a questa crisi umanitaria. Questa violenza fa seguito agli scontri tra le forze armate della RDC e i ribelli dell’M23, alimentati da complesse questioni politiche e interessi divergenti.
Nel 2023, la Repubblica Democratica del Congo si trova ad affrontare importanti sfide umanitarie, tra cui l’insicurezza alimentare che colpisce milioni di persone, tra cui molti bambini che soffrono di malnutrizione acuta. I massicci spostamenti di popolazione, con quasi 10 milioni di sfollati, evidenziano la portata della crisi umanitaria che affligge il Paese.
Di fronte a questa situazione allarmante, è imperativo rafforzare gli sforzi umanitari, garantire un sostegno cruciale alle popolazioni colpite e lavorare in collaborazione con le autorità locali per garantire un accesso umanitario efficace.. L’emergenza è palpabile, i bisogni sono terribili e solo un’azione collettiva e concertata può portare un barlume di speranza in questo contesto di crisi umanitaria senza precedenti.