Il mondo del cinema africano è in fermento con l’emergere di star come Bankole che si sta già distinguendo nel panorama di Nollywood. Recentemente, il film biografico sul famoso attivista politico Funmilayo Ransome-Kuti, diretto da Bolanle Austen-Peters, è uscito nei cinema. Bankole interpreta il ruolo di Ransome-Kuti, segnando un punto di svolta nella sua carriera di attrice.
Ma come fa questa talentuosa attrice a scegliere i ruoli che accetta di interpretare?
“È sicuramente storia.” È ancorato a qualcosa? E se sì, a cosa è ancorato? E quando scopro da cosa è radicato, questo suscita il mio interesse nel raccontare questa storia? » ha detto a Pulse Nigeria.
“A volte è solo per divertimento. Scelgo dicendomi: ‘È intrattenimento. Ho riso quando ho letto la sceneggiatura. Le persone si sentiranno bene come me. Se leggere la sceneggiatura mi fa sentire bene, voglio che le persone provino lo stesso.’ »
Ma per il ruolo di Funmilayo Ransome-Kuti, è stato qualcosa di più del semplice intrattenimento a suscitare il suo interesse.
“Mi sono sentita molto potente”, ha detto del suo ruolo. “Un pezzo fondamentale di storia come questo non dovrebbe essere nascosto. Non va nemmeno banalizzato. »
Bankole ha accettato il ruolo perché voleva dare uno sguardo più approfondito a Ransome-Kuti, oltre ad essere la prima donna a guidare un’auto e la madre della famosa pioniera dell’afrobeat Fela Anikulapo Kuti.
Il film si concentra sulla leadership di Ransome-Kuti durante la famosa rivolta delle donne di Abeokuta (chiamata anche Egba Women’s Tax Riot), un movimento di resistenza guidato dall’Unione delle donne di Abeokuta (AWU) alla fine degli anni ’40 contro l’imposizione di tasse ingiuste da parte del governo coloniale della Nigeria. .
“Non dovrebbe essere solo la prima donna a guidare un’auto, la mamma di Fela. No”, ha commentato Bankole. “Era una donna che guidava un movimento, guidava un popolo e che, anche in un dato momento, mostrava al popolo quanto fosse potente.
Non ha fatto nulla senza l’aiuto della gente. Quindi, posso immaginare quanto debbano essersi sentite potenti le persone dell’epoca perché lei ha mostrato loro quanto fossero indispensabili. »
Mentre interpreta il ruolo di questa attivista soprannominata la “Leonessa di Lisabi”, l’attrice sente anche il desiderio di un agitatore simile in un momento di instabilità economica senza precedenti in tutto il paese al giorno d’oggi.
Al di là della sua performance sul grande schermo, Bankole contribuisce a rendere omaggio a una figura storica importante, ispirando allo stesso tempo una riflessione sull’importanza delle voci delle donne e dei movimenti popolari nella società contemporanea. Il suo impegno come attrice si estende oltre lo schermo, alimentando un desiderio di cambiamento e giustizia sociale che risuona oltre i confini cinematografici.