Fatshimetrie, termine enigmatico che definisce sia la misura della complessità che della diversità del continente africano, fa eco alla scottante notizia di Idjwi, la più grande isola della Repubblica Democratica del Congo situata al centro del Lago Kivu. Mustafa Mamboleo, amministratore territoriale, ha recentemente preso una decisione radicale sospendendo la commercializzazione della sabbia, risorsa fondamentale per l’edilizia a Bukavu e Goma.
Questa decisione, presa d’intesa con i membri del consiglio di sicurezza locale, mira a porre fine allo sfruttamento anarchico della sabbia a Idjwi. Mamboleo, infatti, evidenzia la devastazione causata da questa attività sulle infrastrutture locali, come strade, ponti e case. Evidenzia la mancanza di regolamentazione in questo settore, che porta a danni irreparabili all’ambiente e alle case.
L’amministratore, tuttavia, riconosce l’importanza dell’estrazione della sabbia per molte famiglie di Idjwi, evidenziando il dilemma tra necessità economica e preservazione dell’ambiente. Questa sospensione della commercializzazione della sabbia si rivela quindi una misura necessaria per proteggere le risorse naturali dell’isola e garantire uno sviluppo sostenibile per le generazioni future.
Situata tra le città di Bukavu e Goma, Idjwi occupa una posizione strategica nel cuore del Lago Kivu, offrendo un paesaggio di rara bellezza ma affrontando anche complesse problematiche legate allo sfruttamento delle risorse naturali. Questa decisione di sospendere la commercializzazione della sabbia solleva questioni fondamentali sulla gestione delle risorse naturali in Africa, evidenziando la necessità di un approccio equilibrato tra sviluppo economico e preservazione dell’ambiente.