Paga l’ingiustizia: gli insegnanti di Boma in sciopero per i loro diritti

In questo giorno del 22 maggio 2024, un certo disagio grava sulla cittadina di Boma, nella provincia del Kongo-Centrale. Le attività scolastiche, pur così essenziali per lo sviluppo della regione, sono paralizzate da lunedì 20 maggio. Gli insegnanti della città, infatti, hanno deciso di scioperare per attirare l’attenzione sulla loro situazione salariale precaria.

Secondo Maurice Folo, segretario urbano dell’Unione degli insegnanti del Congo (Syeco) a Boma, gli insegnanti di questa città si sentono trascurati rispetto ai loro colleghi di altre regioni. Questi ultimi, infatti, beneficiano di bonus per il trasporto e l’alloggio, cosa che purtroppo non avviene per gli insegnanti del Boma. Questa ingiustizia continua da cinque lunghi anni e ora gli insegnanti chiedono che la loro situazione venga corretta.

Con stipendi compresi tra 250.000 e 255.000 franchi, questi insegnanti si trovano in una precarietà allarmante una volta detratte le spese di trasporto e alloggio. Maurice Folo deplora questa situazione e mette in guardia le autorità: se non si farà nulla per correggere questa ingiustizia, l’inizio dell’anno scolastico il prossimo settembre a Boma potrebbe essere compromesso.

Nonostante i tentativi di incontrare diverse autorità, il risultato rimane invariato. Le promesse continuano ad arrivare, ma l’inazione persiste. Di fronte a questa constatazione, gli insegnanti hanno deciso di celebrare l’occasione scioperando, non per interrompere gli studi degli studenti, ma per far sentire la propria voce e ottenere finalmente una risposta concreta alla loro legittima richiesta.

È importante sottolineare l’importanza del ruolo degli insegnanti nella società. Sono loro che plasmano le menti di domani, che trasmettono conoscenza ed educazione ai nostri figli. È quindi fondamentale sostenerli e riconoscere il loro vero valore. Speriamo che le autorità facciano finalmente il punto su questa situazione e che si trovi una soluzione rapida ed equa per garantire il benessere e la dignità di questi insegnanti dediti alla loro missione educativa.

In conclusione, la situazione degli insegnanti a Boma riflette un’ingiustizia sociale che persiste da troppo tempo. È giunto il momento che le autorità si assumano le proprie responsabilità e agiscano a favore di un’istruzione di qualità, garantendo condizioni di lavoro dignitose a tutti coloro che sono coinvolti nel settore dell’istruzione. I nostri figli meritano il meglio e questo richiede inevitabilmente rispetto e riconoscimento del lavoro degli insegnanti.

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