Dem Dikk, Via Vaï: Un’immersione sensoriale nell’anima del mercato Sandaga

Nell’eccitazione artistica e culturale che anima la scena di Dakar, un’accattivante mostra celebra lo spirito del mercato di Sandaga, un santuario vivente della storia senegalese. Dal 21 maggio al 14 luglio 2024, l’Istituto Italiano di Cultura di Dakar si trasforma in un luogo di memoria e creatività, ospitando la suggestiva mostra dal titolo “Dem Dikk, Via Vaï”.

Questo progetto artistico, realizzato da una varietà di artisti locali e internazionali, rende omaggio a questo emblematico crocevia urbano che ha preso vita e si è estinto nel 2020. Nonostante la scomparsa dell’edificio del mercato di Sandaga, la sua anima risuona ancora attraverso le creazioni artistiche a lui dedicato. I visitatori della mostra vengono trasportati in un universo sensoriale dove i suoni e i colori del mercato riecheggiano la sua vitalità passata.

L’approccio artistico del duo italiano Jukai, che utilizza materiali provenienti dal mercato stesso nelle sue creazioni, riflette l’energia in movimento e organizzata che caratterizza il mercato di Sandaga. Questa evidenziazione della coesione nel caos evoca la complessità e la ricchezza di questo luogo di vita caro ai senegalesi. Ogni artista, a modo suo, rivisita la propria connessione personale con il mercato, dando forma a una rete di ricordi e interazioni uniche.

L’artista visivo Djibril Dramé, attingendo alle proprie radici familiari ancorate a Sandaga, rivela una visione profonda di questo spazio pieno di storie e significati. Attraverso fotografie d’archivio, oggetti quotidiani recuperati e video evocativi, invita il pubblico a viaggiare indietro nel tempo e a lasciarsi permeare dalla memoria collettiva del mercato.

Stefania Gesualdo, artista italiana residente in Senegal da un decennio, illustra in modo toccante la fragilità e la resilienza del mercato di Sandaga attraverso un arazzo simbolico. Rappresentando la facciata scomparsa del mercato del Sahel, che gradualmente smantella per lasciare solo le sagome fugaci dei venditori, mette in discussione la transitorietà dei luoghi e dei ricordi. La sua riflessione sulla rapida demolizione del mercato, in contrasto con il lungo processo di costruzione iniziale, evidenzia la brutalità del cambiamento urbano e la persistenza della vita al di là delle strutture materiali.

Questa mostra offre un tuffo sorprendente nel mondo inquietante del mercato di Sandaga, un luogo di resilienza, creatività e memoria. Evidenziando le molteplici sfaccettature di questo spazio mitico, gli artisti ci invitano a riflettere sulla natura effimera dei nostri luoghi di vita e sull’infinita resilienza dell’anima collettiva senegalese. Un invito a un viaggio sensoriale ed esistenziale, da non perdere fino al 14 luglio.

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