Nelle tanto attese elezioni generali del Sud Africa, l’atmosfera è venata di attesa e tensione mentre il paese si prepara per l’evento storico di questo mercoledì. Nonostante la diffusione di video questo fine settimana che mettono in dubbio la trasparenza del processo elettorale, il Sudafrica si dice pronto ad ospitare il voto.
La votazione straordinaria, che consente a quasi un milione di cittadini di votare in anticipo a causa di vari vincoli, si è già svolta. Il tanto atteso momento elettorale si aprirà alle 7 del mattino e più di 27 milioni di elettori sono già registrati nelle liste elettorali di un Paese di 60 milioni di abitanti.
Il capo della Commissione elettorale indipendente, Sy Mamabolo, ha sottolineato in una conferenza stampa che si stanno facendo sforzi concertati per minare la credibilità del processo elettorale. Si è riferito specificamente ai video che mostrano un incidente avvenuto nella provincia del Capo Orientale, dove un camion che trasportava le liste elettorali è stato saccheggiato durante uno sciopero dei taxi.
I tentativi di denigrare e screditare il processo elettorale prima ancora che abbia luogo sono stati descritti da Mamabolo come un’orchestrazione pericolosa e dannosa per la democrazia. Ha aggiunto che un’affluenza alle urne superiore al 66% registrata nelle elezioni del 2019 sarebbe un segnale positivo.
Il partito al governo, l’African National Congress (ANC), si trova per la prima volta a correre il rischio di perdere la maggioranza, con diversi sondaggi che lo collocano al di sotto del 50% di consensi. Nel caso in cui non riuscisse a ottenere più del 50% dei voti, dovrebbe prendere in considerazione una coalizione con altri partiti per rieleggere il presidente Cyril Ramaphosa secondo il sistema elettorale parlamentare in vigore nel paese.
Queste elezioni in Sud Africa sono quindi di cruciale importanza per il futuro politico del Paese e per il consolidamento della democrazia. Nonostante gli ostacoli e i tentativi di destabilizzazione, il popolo sudafricano si prepara a esercitare il proprio diritto democratico in un contesto teso ma determinato a far sentire la propria voce.