Le sfide della Costituzione nella Repubblica Democratica del Congo

Fatshimetria

Nel mondo politico congolese le tensioni e le problematiche sono onnipresenti. Uno dei maggiori attori in questo teatro politico è Emmanuel Ramazani Shadary, figura di spicco del PPRD ed ex ministro degli Interni sotto Kabila. Discreto dopo la sua sconfitta alle elezioni presidenziali del 2018, Shadary è recentemente riemerso per opporsi vigorosamente a qualsiasi tentativo di modificare la Costituzione del 2006.

Quando è emersa la notizia di una possibile revisione costituzionale, Shadary ha subito chiarito la sua opposizione. Per lui l’attuale Costituzione è equilibrata e non necessita di alcuna modifica. Egli mette in guardia chi detiene il potere, sottolineando che la manomissione dell’essenza della Costituzione potrebbe portare a gravi conseguenze per la nazione.

L’articolo 220, che garantisce i principi fondamentali dello Stato, è per Shadary intangibile. Rifiuta categoricamente qualsiasi idea di mettere in discussione questo articolo, esprimendo così il suo timore di vedere una messa in discussione della limitazione dei mandati presidenziali e della perpetuazione al potere di alcuni membri dell’attuale élite politica.

Di fronte a questa feroce opposizione, Félix Tshisekedi, attuale presidente, persiste nel suo desiderio di rivisitare alcuni aspetti della Costituzione. Vuole istituire una commissione speciale per studiare le possibilità di riforme costituzionali nel rispetto dei diritti umani. Una posizione che divide profondamente la classe politica congolese.

Le posizioni di Shadary hanno provocato forti reazioni tra i suoi coetanei. Steve Mbikayi, politico transumante, lo ha attaccato, sostenendo la stesura di una nuova Costituzione soggetta a referendum. La tensione sale, le linee si muovono e il dibattito sulla Costituzione congolese sembra essere al centro delle preoccupazioni.

La posizione di Shadary, pur controversa, solleva questioni fondamentali sul rispetto dell’ordine costituzionale e sulla preservazione dei valori democratici nella Repubblica Democratica del Congo. La questione va oltre le controversie politiche per toccare il cuore stesso del funzionamento dello Stato e della società congolese.

In conclusione, l’affermazione di Shadary a favore del rispetto dell’attuale Costituzione e dell’immutabilità dei suoi principi sottolinea l’importanza del rispetto delle regole del gioco democratico in un Paese che cerca stabilità e progresso. La sfida per gli attori politici congolesi sarà quella di trovare un terreno comune per garantire un futuro stabile e prospero a tutti i cittadini della RDC.

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