In una serie di operazioni militari congiunte, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno lanciato attacchi aerei su obiettivi Houthi nello Yemen, segnando il ritorno degli attacchi dopo più di tre mesi di interruzione, secondo i rapporti di Fatshimetry.
I missili sono stati schierati per colpire 13 siti sotto il controllo del gruppo terroristico sostenuto dall’Iran. Gli attacchi seguono una serie di attacchi Houthi contro navi della Marina americana e navi commerciali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Queste rotte marittime, separate dallo stretto di Bab-el-Mandeb, sono essenziali per le rotte commerciali internazionali.
Secondo la rete di notizie Al-Masirah affiliata agli Houthi, gli attacchi hanno avuto luogo nella città costiera di Hodeida e hanno provocato la morte di almeno 16 persone e il ferimento di altre 35.
Gli Stati Uniti hanno concentrato i propri sforzi sulla neutralizzazione delle capacità degli Houthi di attaccare le navi commerciali e da guerra statunitensi prendendo di mira le loro armi primarie, inclusi missili da crociera antinave, missili balistici e droni d’attacco unidirezionali. Inoltre, furono distrutti anche i droni marittimi e sottomarini. Questa ripresa degli attacchi fa seguito all’aumento degli attacchi Houthi nell’ultima settimana.
All’inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno distrutto i lanciatori di missili Houthi nello Yemen e hanno intercettato i droni d’attacco aereo.
Questi eventi si verificano in un contesto in cui, martedì, tre missili balistici Houthi hanno colpito una nave mercantile greca nel Mar Rosso, senza causare feriti, consentendo alla M/V Lax di continuare il suo viaggio.
L’operazione Prosperity Guardian, guidata dagli Stati Uniti lo scorso dicembre per proteggere le spedizioni internazionali, ha collaborato con altre nazioni per intercettare gli attacchi Houthi. La portaerei USS Dwight D. Eisenhower e diversi cacciatorpediniere pattugliavano le acque della regione per contrastare il fuoco degli Houthi.
Il cacciatorpediniere USS Carney, recentemente tornato dal Medio Oriente, ha effettuato 51 impegni in sei mesi, un’attività che il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha definito “l’impegno diretto più significativo della Marina dalla Seconda Guerra Mondiale”.
In questo contesto teso, la situazione nello Yemen continua a sollevare preoccupazioni e ad attirare l’attenzione internazionale, evidenziando la necessità di trovare soluzioni diplomatiche per porre fine alla violenza e raggiungere la pace nella regione.