L’epidemia di vaiolo delle scimmie che colpisce la provincia del Sud Kivu dall’ottobre 2023 ha raggiunto dimensioni preoccupanti, con un totale di 823 casi in meno di otto mesi, secondo i dati forniti dalla Divisione sanitaria provinciale. La malattia, conosciuta anche come vaiolo delle scimmie, ha già causato otto morti nella regione, evidenziando l’urgenza della situazione.
Il dottor Claude Bahizire, responsabile delle comunicazioni della Divisione sanitaria provinciale, ha sottolineato durante una conferenza stampa a Bukavu che la rapida progressione del vaiolo delle scimmie nella regione è allarmante, con 70-80 nuovi casi registrati ogni settimana. Tutte le 34 zone sanitarie del Sud Kivu sono ora colpite dall’epidemia, con una predominanza di casi nelle zone di Mwenga e Nyangezi.
Particolarmente colpita è la zona di Mwenga, che registra 519 casi, seguita a ruota dalla zona sanitaria di Nyangezi con 101 casi confermati. Il dottor Bahizire invita la popolazione a rafforzare le misure igieniche per proteggersi da questa malattia contagiosa. È essenziale sensibilizzare i residenti su semplici azioni che possono limitare la diffusione del virus, come il lavaggio regolare delle mani e il rispetto delle misure sanitarie raccomandate.
Va ricordato che il primo caso di vaiolo delle scimmie nella provincia del Sud Kivu è stato segnalato l’11 ottobre 2023, mettendo in allerta le autorità sanitarie sulla necessità di contenere la diffusione della malattia. Si stanno facendo sforzi intensi per curare i pazienti, rintracciare i contatti a rischio e informare la popolazione, ma è fondamentale che tutti contribuiscano a contenere la malattia adottando comportamenti responsabili.
Di fronte alla portata di questa epidemia, è imperativo che le autorità sanitarie rafforzino la loro risposta e mobilitino le risorse necessarie per contenere la diffusione del vaiolo delle scimmie nella provincia del Sud Kivu. La cooperazione tra i diversi attori coinvolti e la partecipazione attiva della popolazione sono essenziali per superare questa crisi sanitaria e tutelare la salute di tutti.
Déogratias Cubaka, a Bukavu