Nel recente forum pubblico sulle tariffe elettriche ad Abuja, organizzato dal Comitato misto per l’energia, il commercio, la pianificazione nazionale e la legislazione delegata della Camera dei Rappresentanti, il ministro dell’Energia ha difeso la necessità di un aumento dei prezzi. Ha detto che senza l’aumento, i sussidi richiesti ammonterebbero a quasi 3 trilioni di sterline, un importo che il governo federale non può permettersi di pagare.
Ha sottolineato che invece di contrarre ulteriori debiti, il ministero ha messo in atto un modello in cui i clienti contribuiscono ai sussidi del gruppo A. Questa misura compenserebbe i costi del carburante e del diesel sostenuti dai consumatori, e il ministro ha affermato che questa soluzione rimane più vantaggiosa rispetto alle alternative in termini di costi per i consumatori. Infatti, anche con l’aumento delle tariffe elettriche, il costo totale rimane inferiore a quello del carburante e del gasolio.
Il ministro ha sottolineato che la Nigeria resta tra i Paesi con le tariffe più basse, anche nell’Africa sub-sahariana. I paesi vicini avrebbero prezzi più alti, il che renderebbe difficile il confronto. Ha inoltre affermato che il Gruppo A è più conveniente rispetto ad altre fonti energetiche, offrendo una riduzione di quasi il 50% rispetto ai costi di funzionamento con carburante e diesel. Insomma, è più economico per un’azienda collegarsi alla rete nazionale piuttosto che produrre la propria energia individualmente.
Il ministro ha tenuto a sottolineare che questo aumento dei prezzi non è destinato a complicare la vita dei nigeriani, ma a renderla più accessibile a tutti. Ha anche affermato che l’amministrazione del presidente Bola Tinubu vuole il meglio per i suoi cittadini e non sta cercando di aggravare una situazione già difficile nel paese.
Da parte sua, il deputato Benjamin Kalu, vicepresidente della Camera dei Rappresentanti, ha espresso riserve sull’aumento delle tariffe elettriche decretato dalla Nigeria Electricity Regulatory Commission (NERC). Secondo lui, questa decisione suscita un diffuso malcontento tra la popolazione, che mette in dubbio la legittimità di questo aumento di fronte alle difficoltà economiche esistenti.
Kalu ha affermato che i parlamentari sono determinati a lavorare a stretto contatto con l’esecutivo per trasformare il settore energetico in un modello di efficienza e sostenibilità, in linea con l’agenda legislativa esistente. Egli ha sottolineato i legittimi timori della popolazione riguardo ad un drastico aumento delle tariffe elettriche, che potrebbe incidere negativamente sui costi operativi delle imprese, portando potenzialmente ad un aumento dei prezzi di beni e servizi.
È chiaro che i dibattiti sul settore elettrico della Nigeria sollevano questioni cruciali per il paese e i suoi cittadini. È essenziale incoraggiare un dialogo costruttivo tra le parti interessate al fine di trovare soluzioni sostenibili ed eque per tutti.