Inizio storico della produzione petrolifera offshore in Senegal e promettenti progetti futuri

È iniziata la produzione del primo progetto petrolifero offshore del Senegal, ha annunciato martedì il gruppo australiano Woodside Energy, mentre il nuovo governo del paese punta a maggiori profitti dalle risorse naturali.

La messa in servizio di questo progetto segna una svolta storica per il Senegal e un passo significativo per Woodside, come sottolineato da Meg O’Neill, CEO dell’azienda, in un comunicato stampa.

La piattaforma di estrazione petrolifera è ormeggiata a circa 100 chilometri al largo della costa dei giacimenti petroliferi di Sangomar, con l’obiettivo di produrre 100.000 barili di petrolio al giorno, secondo la dichiarazione.

Dalla scoperta del petrolio e del gas al largo delle coste del Senegal nel 2014, l’industria ha suscitato grandi speranze di generare miliardi di dollari di entrate per il paese in via di sviluppo e di trasformare la sua economia. Tuttavia, il nuovo governo, insediatosi quest’anno, si è impegnato a rivedere i contratti di petrolio e gas con compagnie straniere, che ha descritto come svantaggiosi per il Senegal.

“Lo sfruttamento delle nostre risorse naturali, che secondo la Costituzione appartengono al popolo, riceverà un’attenzione particolare da parte del mio governo”, ha affermato il presidente Bassirou Diomaye Faye nel suo primo discorso alla nazione in aprile. “Effettuerò la divulgazione della proprietà effettiva delle società estrattive, un audit del settore minerario, del petrolio e del gas.”

Domenica, durante una manifestazione a Dakar, il primo ministro Ousmane Sonko ha ribadito l’impegno del suo governo a rivedere i contratti e ha promesso che la quota del paese sarà garantita.

“Affronteremo le multinazionali”, ha detto.

Woodside Energy detiene una partecipazione dell’82% nel progetto, mentre la compagnia petrolifera statale Petrosen possiede il resto. Anche se si prevede che la produzione di combustibili fossili del Senegal non sarà così grande come quella di produttori più grandi come la Nigeria, Petrosen prevede che il settore genererà più di 1 miliardo di dollari all’anno nei prossimi tre decenni.

“Il primo petrolio del giacimento di Sangomar segna una nuova era non solo per l’industria e l’economia del nostro Paese, ma soprattutto per la nostra gente”, ha dichiarato Thierno Ly, amministratore delegato di Petrosen.

Il Paese ha anche un progetto di gas naturale liquefatto al confine con la Mauritania, la cui estrazione è prevista per la fine di quest’anno.

Il progetto Greater Tortue Ahmeyim LNG, che coinvolge il colosso energetico britannico BP, la società americana Kosmos Energy, la società mauritana di petrolio e gas SHM e Petrosen, mira a produrre circa 2,5 milioni di tonnellate di GNL all’anno.

In conclusione, l’avvio della produzione offshore di idrocarburi in Senegal rappresenta un punto di svolta epocale per il Paese, offrendo promettenti prospettive economiche e favorendo al contempo una gestione più trasparente ed equa delle risorse naturali, con uno sguardo attento rivolto al popolo senegalese e al suo patrimonio economico e ambientale futuro.

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