L’affascinante storia del prezioso manoscritto egiziano scritto in aramaico palestinese e georgiano

L’affascinante storia di un manoscritto egiziano, scritto in aramaico palestinese e georgiano tra il V e il VII secolo, ha recentemente catturato l’attenzione del mondo quando è stato venduto all’asta Christie’s a Londra per 1,25 milioni di sterline.

Questo prezioso manoscritto, stimato tra 1 milione e 1,5 milioni di sterline, è considerato uno dei tesori più importanti dell’asta di manufatti cristiani palestinesi. Contiene un dialetto aramaico utilizzato nella società reale cristiana in Palestina e Giordania orientale tra il V e il XIII secolo, una rarità attestata da alcune iscrizioni e pergamene.

Il manoscritto egiziano rivela la più antica testimonianza conservata del Vangelo nel dialetto aramaico, la lingua più vicina a quella parlata da Cristo. Fu composto secondo una tradizione vivente in Terra Santa e il rotolo fu scritto in georgiano dallo studioso Giovanni Zosimo.

Le rilegature di questi volumi realizzate da Zosimo, risalenti al X secolo, sono state ritrovate nel monastero di Santa Caterina nel Sinai. Sono le più antiche legature firmate e datate conosciute.

Dall’asta è emerso che il manoscritto rilegato misurava circa 200 x 150 mm, con le pagine dei testi principali girate ad angolo retto, tagliate e piegate per creare 70 pagine del testo superiore, costituito dal rotolo principale formato da parti di sei diversi manoscritti in due colonne scritte in aramaico cristiano palestinese.

I testi georgiani, datati all’anno 979, hanno da 22 a 26 righe scritte in una colonna. Il nome dello scriba del manoscritto è stato scoperto nel libro liturgico Khutsuri, scritto in rosso da Zosimo, e i bordi sono sfilacciati, i fogli sono piatti e ripuliti con restauri moderni, ingialliti, e alcuni inchiostri non sono chiaramente visibili nel manoscritto .

Questa eccezionale scoperta apre una finestra sul passato, offrendo prospettive uniche sulla vita e sulle credenze delle antiche comunità cristiane in Palestina. Questo manoscritto egiziano è oggi un vero tesoro storico, preziosa testimonianza di un’epoca lontana e di una profonda tradizione spirituale.

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