In un contesto in cui l’Egitto si trova ad affrontare una crisi energetica senza precedenti, le autorità annunciano il rinvio dell’aumento dei prezzi dell’elettricità inizialmente previsto per l’inizio di luglio, per un ulteriore periodo di due mesi.
Di fronte alla carenza di gas naturale, il Paese sta subendo interruzioni di corrente fino a tre ore al giorno, provocando malcontento e frustrazione tra la popolazione. Questa situazione ha portato il governo ad adottare misure per mitigare l’impatto sui cittadini.
A seguito di questi problemi, il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly ha affermato che i tagli all’energia elettrica finiranno presto e che il piano di razionamento sarà abbandonato alla fine di luglio. Inoltre, è stato stanziato un importo di 1,18 miliardi di dollari per garantire la fornitura di carburante alle centrali elettriche.
L’annuncio del rinvio dell’aumento delle tariffe elettriche è stato giustificato dall’esigenza di sollevare i cittadini dalla crisi dei blackout che colpiscono tutti gli abbonati, con tagli estesi a tre ore al giorno. Questa decisione, presa di concerto tra il governo, il Ministero dell’Elettricità e le autorità competenti, mira ad alleggerire il peso sulla popolazione finché la situazione non si sarà stabilizzata.
Si ricorderà che il Ministero dell’Elettricità aveva precedentemente aumentato le tariffe elettriche per diverse categorie di consumatori dal 10 al 22% all’inizio dell’anno, dopo aver rinviato questa misura tre volte.
Questa proroga del rinvio dell’aumento dei prezzi dell’elettricità evidenzia le sfide che l’Egitto deve affrontare nell’approvvigionamento energetico. Mentre il Paese cerca soluzioni a breve termine per affrontare l’attuale crisi, è imperativo mettere in atto misure sostenibili per garantire stabilità nella fornitura di elettricità e soddisfare le crescenti esigenze della sua popolazione.