L’urgenza di contrastare l’inattività fisica su scala globale

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Un nuovo studio ha rivelato dati preoccupanti riguardanti il ​​livello di attività fisica tra gli adulti a livello globale per l’anno 2022. Secondo questo studio, quasi un terzo (31%) degli adulti non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati, mettendo così a rischio la propria salute . La mancanza di attività fisica, infatti, aumenta il rischio di malattie cardiovascolari come infarti e ictus, diabete di tipo 2, demenza e alcuni tumori. Inoltre, ha un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere generale.

Questo studio, condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con ricercatori accademici, rivela anche un’allarmante tendenza al ribasso dell’attività fisica tra gli adulti, con un aumento di circa 5 punti percentuali tra il 2010 e il 2022. Se questa tendenza continua, i paesi non riusciranno a soddisfare l’obiettivo globale di ridurre il livello di inattività fisica del 15% entro il 2030.

“Dobbiamo rinnovare il nostro impegno per aumentare i livelli di attività fisica e dare priorità ad azioni coraggiose, comprese politiche rafforzate e maggiori finanziamenti, per invertire questa preoccupante tendenza”, afferma il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS.

Le regioni meno attive sono quelle del Mediterraneo orientale e del Sud-Est asiatico, dove il tasso di inattività fisica raggiunge il 40%. Al contrario, le persone nelle regioni Asia-Pacifico occidentale (28%), Europa (25%) e Africa (16%) sono più attive. Persistono anche disparità per genere ed età, con le donne e le persone sopra i 60 anni generalmente meno attive.

L’OMS raccomanda agli adulti di svolgere 150 minuti di attività fisica di moderata intensità o 75 minuti di attività fisica di intensità vigorosa, o equivalente, a settimana.

Nonostante questi dati allarmanti, è incoraggiante che quasi la metà dei paesi del mondo abbiano compiuto progressi nella riduzione dell’inattività fisica negli ultimi dieci anni. Inoltre, 22 paesi potrebbero raggiungere l’obiettivo globale di ridurre l’inattività del 15% entro il 2030 se i loro sforzi per invertire la tendenza continuassero allo stesso ritmo.

L’OMS invita i paesi a rafforzare l’attuazione delle politiche per promuovere e facilitare l’attività fisica attraverso lo sport di base, attività ricreative attive e modalità di trasporto attive (camminare, andare in bicicletta e utilizzare i trasporti pubblici), tra le altre misure. Questi sforzi sono essenziali per migliorare la salute e il benessere della popolazione mondiale.

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