Il ritiro della MONUSCO dal Sud Kivu: verso una nuova era di sicurezza nella RDC

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Durante la recente riunione del Consiglio dei ministri della Repubblica Democratica del Congo, il ministro dell’Interno, della Sicurezza, del Decentramento e degli Affari Consueti, Jacquemain Shabani Lukoo, era rappresentato dal suo vice ministro incaricato degli Affari Doganali, Mwami Jean-Baptiste Ndeze. La discussione si è concentrata sullo stato attuale dell’amministrazione dei territori del Paese.

Uno dei punti discussi è stato il ritiro della MONUSCO dalla provincia del Sud Kivu. Mwami Jean-Pierre Ndeze ha annunciato che i primi agenti di polizia saranno schierati per riempire il vuoto lasciato dalla partenza delle forze di pace, che assicurano la protezione dei civili nella regione. Questo approccio fa parte dell’impegno del governo di farsi carico di tutti i compiti precedentemente svolti dalla MONUSCO. Così, 450 agenti di polizia della Legione Nazionale d’Intervento (LENI) sono stati inviati a Bukavu per garantire la sicurezza delle popolazioni locali.

Al fine di finalizzare il processo di disimpegno della MONUSCO, un rapporto sarà presto presentato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU a New York. Inoltre, il Ministro ha firmato un rapporto congiunto con il Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite nella RDC, che sarà presentato nei prossimi giorni anche alle Nazioni Unite.

La MONUSCO ha chiuso la sua sede a Bukavu, ponendo fine a oltre 20 anni di attività nel Sud Kivu. Un ritiro che segnerà la fine della prima fase della partenza dal Paese a partire dal 30 giugno 2024. Nonostante ciò, una squadra residua di 34 civili rimarrà nella regione per continuare a sostenere gli sforzi delle Nazioni Unite e degli attori locali in questo ambito.

Dopo il Sud Kivu, le province del Nord Kivu e dell’Ituri saranno le prossime a vedere la partenza della MONUSCO, in conformità con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Il governo della RDC, in collaborazione con le Nazioni Unite e altri partner, ha sviluppato una tabella di marcia provinciale per garantire una transizione graduale e mantenere i progressi compiuti durante la presenza della missione.

Questo sviluppo segna un passo importante nel processo di transizione della RDC verso una maggiore autonomia in termini di sicurezza. Evidenzia inoltre l’impegno del governo e della comunità internazionale nel garantire la stabilità e lo sviluppo del Paese, nonostante le sfide persistenti.

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