Il vertice che ha riunito al Cairo il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sissi e il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen ha portato alla firma di numerosi accordi del valore di miliardi di dollari. L’incontro assume un significato particolare nel contesto di un precedente accordo di finanziamento da 7,9 miliardi di dollari raggiunto a marzo, volto a sostenere l’Egitto nella sua lotta contro una crisi economica esacerbata dal crescente debito, dall’impennata dell’inflazione e dalla carenza di valuta.
Le condizioni di questo nuovo finanziamento consistono principalmente in prestiti a breve e medio termine. In cambio, il Cairo si è impegnato ad intensificare le sue esportazioni di energia verso l’Europa e ad adottare misure contro i migranti irregolari. Accordi simili conclusi dall’Unione Europea con Tunisia, Mauritania e Libia hanno attirato le ire di diversi gruppi per i diritti umani.
Con le sue vaste riserve di gas naturale, l’Unione Europea vede l’Egitto come un attore chiave nei suoi sforzi per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia.
Nel suo discorso, il presidente Sissi ha sottolineato che l’Egitto costituisce una destinazione privilegiata per gli investimenti europei. Durante il vertice, le imprese europee hanno concluso più di 20 accordi per un valore di oltre 40 miliardi di euro, ha affermato il capo dell’UE.
Questa collaborazione rafforzata tra l’Egitto e l’Unione Europea apre nuove prospettive economiche per entrambe le parti e sottolinea l’importanza delle questioni energetiche e migratorie nella loro crescente partnership. Questi accordi rappresentano un passo fondamentale verso una più stretta cooperazione e un commercio reciprocamente vantaggioso tra l’Egitto e l’UE.