In questi tempi in cui ogni stanziamento di fondi governativi suscita accesi dibattiti, il direttore del JDPC, reverendo padre Raymond Anoliefo, non ha mancato di sollevare una questione delicata: la sovvenzione di 90 miliardi di naira concessa al recente pellegrinaggio Hajj 2024 in un recente In un’intervista con l’agenzia di stampa della Nigeria (NAN) a Lagos, ha espresso chiaramente il suo disaccordo con l’utilizzo di questa somma cospicua.
Il JDPC, il braccio sociale della Chiesa cattolica, solleva una domanda importante: perché una somma del genere non è stata destinata a settori essenziali come la sanità, l’istruzione, la fornitura di acqua potabile o la previdenza sociale? Piuttosto che servire pochi privilegiati a fini di pellegrinaggio, sarebbe più saggio indirizzare queste scarse risorse verso iniziative a beneficio dell’intera popolazione.
Il direttore del JDPC sottolinea il carattere spirituale del pellegrinaggio, sinonimo di sacrificio e perseveranza. Tuttavia, si evidenzia l’appropriazione indebita di risorse preziose che potrebbero contribuire in modo significativo a migliorare le condizioni di vita di molti cittadini. Tali sprechi non possono essere giustificati, soprattutto in un contesto in cui i bisogni primari della popolazione rimangono considerevoli.
È giunto il momento di avviare un dibattito costruttivo sull’assegnazione dei fondi pubblici, per garantire che siano veramente al servizio dell’interesse generale. La Nigeria è piena di sfide ed è imperativo dare priorità agli investimenti che avranno un impatto positivo e duraturo sulla società nel suo insieme.
In conclusione, il sostegno del JDPC a favore di un utilizzo più ponderato ed equo delle risorse finanziarie pubbliche è più che legittimo. È tempo di ripensare alle nostre priorità e garantire che ogni naira spesa contribuisca effettivamente a costruire un futuro migliore per tutti i nigeriani.