Nel cuore del comune Kanshi a Mbuji-Mayi si trova il sito 4046, comunemente chiamato “Mitembela”, che è al centro di un grave conflitto immobiliare. Più di un centinaio di case costruite alla rinfusa su questo sito stanno per essere demolite, ha annunciato la Société Minière de Bakwanga (MIBA) in un recente comunicato stampa.
La tensione tra il MIBA e l’associazione Bakwanga uniti per la ricostruzione e la prosperità (BURP) è palpabile da mesi. In effetti, i membri del BURP hanno avviato un processo di suddivisione del sito 4046, offrendo terreni in vendita su terreni rivendicati dal MIBA.
Le pretese della BURP si basano in parte su una sentenza pronunciata in contumacia contro MIBA, ma quest’ultima continua a far valere la propria proprietà del sito in questione, supportata da un valido titolo fondiario.
Questa disputa ha portato a tensioni crescenti, con l’incombente prospettiva della demolizione delle case costruite illegalmente sul sito. Il MIBA mette in guardia la popolazione dai rischi derivanti dall’acquisto di terreni in questa zona, ricordando le demolizioni avvenute nel 2008.
Nonostante questi avvertimenti, la costruzione di grandi edifici da parte delle autorità di polizia e militari sul sito 4046 continua, accentuando la complessità della situazione.
Questo conflitto immobiliare solleva profonde domande sulla gestione del territorio e delle risorse nella Repubblica Democratica del Congo. È evidente la necessità di chiarire i diritti di proprietà e regolamentare le pratiche di suddivisione per evitare future controversie e preservare l’integrità dei territori.
L’annunciata demolizione delle case sul sito 4046 a Mbuji-Mayi evidenzia le complesse questioni legate alla pianificazione fondiaria e urbana in un contesto di crescita economica e pressione demografica. È imperativo che le autorità competenti intervengano per risolvere questa controversia in modo equo e trasparente, nell’interesse dell’intera comunità.