Dramma marittimo al largo di Cesme: sette morti nel naufragio di un barcone di migranti

In un tragico incidente al largo della città costiera di Cesme, in Turchia, una barca di migranti si è capovolta sugli scogli, uccidendo sette persone a bordo, ha detto la guardia costiera turca.

A denunciare l’affondamento è stato un pescatore che è riuscito a salvare una persona in mare, allertando la guardia costiera. Altre diciotto persone, compresi bambini, sono state salvate sulla piccola isola di Karaada vicino a Cesme.

Continuano le operazioni di ricerca e salvataggio per ritrovare una persona scomparsa, ha affermato in una nota la guardia costiera.

I sopravvissuti hanno detto alle autorità di essere stati messi su una zattera di salvataggio e lasciati alla deriva dalle autorità greche vicino alle acque territoriali turche. Secondo il loro racconto, la zattera colpì poi le rocce prima di affondare.

La Turchia accusa regolarmente la Grecia di praticare i “respingimenti”, ovvero espulsioni sommarie di migranti senza accesso alle procedure di asilo previste dal diritto internazionale. La Grecia nega di aver inviato nuovi arrivi direttamente in Turchia.

La Grecia è un importante punto di accesso per i migranti che cercano una vita migliore nell’Unione europea, la maggior parte dei quali entrano illegalmente dalla Turchia su imbarcazioni precarie fornite dai trafficanti.

Un video condiviso dal ministro dell’Interno turco Ali Yerlikaya sulla piattaforma di social media X mostra una barca della guardia costiera che salva i migranti, compresi i bambini, dall’isola.

I migranti soccorsi erano in buona salute, secondo il comunicato stampa della guardia costiera. Questa tragedia evidenzia ancora una volta le sfide affrontate dai migranti in cerca di una vita migliore, nonché la necessità di cooperazione internazionale per garantire la loro sicurezza durante i loro pericolosi viaggi.

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