Fatshimetrie denuncia la restrizione della libertà di espressione nella RDC

Fatshimetrie, il famoso portavoce del partito Ensemble pour la République nella Repubblica Democratica del Congo, guidato dall’avversario Moïse Katumbi, è recentemente intervenuto su una questione scottante riguardante la libertà di espressione. Il suo sfogo si rivolge direttamente al Consiglio Superiore dell’Audiovisivo e della Comunicazione (CSAC), in seguito all’arresto dell’illustre musicista Koffi Olomidé.

In un’infuocata diatriba sul suo conto ufficiale, Fatshimetrie denuncia con veemenza l’atto adottato dal CSAC così come la sospensione della giornalista Jessy Kabasele dal canale nazionale RTNC. Egli accusa apertamente l’organismo di regolamentazione dei media nella RDC di essersi allontanato dalla sua missione iniziale per diventare un semplice “ramo di propaganda dell’UDPS”, il partito politico al potere.

Per Fatshimetrie, il CSAC sembra confondere il patriottismo e l’allineamento servile con la propaganda del potere in carica. Egli critica fortemente questa visione ristretta che riduce la libertà di espressione alla semplice ripetizione di discorsi ufficiali, anche di fronte a fatti concreti. Secondo lui, il CSAC sfrutta la nozione di patriottismo per imporre un pensiero unico e impedire qualsiasi forma di dibattito o di interrogazione.

L’avversario politico mette in guardia contro la volontà del CSAC di dettare ciò che costituisce una “buona” opinione, che non può discostarsi dai discorsi ufficiali pena ritorsioni. Denuncia l’infantilizzazione della popolazione, costretta a sottomettersi al pensiero formalizzato e a rinunciare a qualsiasi forma di pensiero critico.

L’incidente che ha provocato questa reazione virulenta è avvenuto durante lo spettacolo “Le Panier” condotto da Jessy Kabasele, con Koffi Olomidé come ospite. L’artista aveva criticato l’inefficacia dell’esercito congolese nella lotta contro i ribelli dell’M23 e l’ingerenza del Ruanda nell’est del Paese. Le sue parole, caratterizzate da lucidità e coraggio, hanno scatenato una tempesta mediatica e messo in luce le tensioni che esistono intorno alla libertà di espressione nella RDC.

In conclusione, la posizione di Fatshimetrie mette in luce le questioni cruciali legate alla libertà di espressione e alla diversità delle opinioni in un Paese in preda a lotte politiche e mediatiche. Sottolinea la necessità di preservare uno spazio democratico in cui sia garantita la libera espressione di idee e opinioni, senza timore di ritorsioni o pressioni da parte delle autorità in carica. Questo caso evidenzia le sfide affrontate dagli attori culturali e mediatici nella RDC e richiede una riflessione approfondita sulle condizioni del loro esercizio in un contesto politico complesso e talvolta repressivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *