Il futuro sicuro dell’approvvigionamento idrico di Città del Capo: un investimento essenziale

L’importanza fondamentale della sicurezza idrica a Città del Capo: un investimento di capitale per garantire il futuro

L’urgente necessità di garantire l’approvvigionamento idrico a Città del Capo è una priorità assoluta per garantire la sicurezza di questa risorsa vitale negli anni a venire. Con un investimento stimato di 2 miliardi di rand nella costruzione e nel rinnovamento delle infrastrutture idriche, nonché nello sviluppo di nuove fonti idriche, la città di Cape Town si sta mobilitando per superare le sfide legate alla scarsità d’acqua.

Secondo il rapporto sulle prospettive idriche del marzo 2024 del dipartimento dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari della città, eventuali ritardi nell’attuazione del piano idrico aumenteranno il rischio di restrizioni idriche, poiché la domanda di acqua sarà attentamente monitorata nei prossimi 12 mesi.

La proposta del Nuovo Programma Acqua (NWP) mira a diversificare le fonti idriche per garantire la sostenibilità delle forniture future. Tra le fonti idriche previste figurano la realizzazione di un impianto di desalinizzazione nei pressi del porto di Cape Town, il riciclaggio delle acque reflue, la perforazione di nuovi pozzi e lo sfruttamento delle falde acquifere.

Gli esperti dell’acqua hanno accolto con favore le misure annunciate nel rapporto, evidenziando al contempo i rischi per la sicurezza idrica, compresi i cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici come siccità e inondazioni che minacciano la qualità delle acque superficiali, nonché l’aumento della domanda. Tuttavia, hanno messo in guardia contro la necessità di prestare particolare attenzione all’impatto ambientale della diversificazione delle fonti idriche.

Il progetto di rinnovamento delle condutture critiche, alcune delle quali hanno più di 100 anni, e di cinque importanti impianti di trattamento delle acque per garantire che funzionino alla piena capacità prevista è fondamentale. Ciò consentirà di soddisfare la domanda producendo ulteriori 300 megadecilitri al giorno entro il 2035, mentre alcune fabbriche funzionano attualmente al 75% della loro capacità.

L’obiettivo prefissato di fornire ulteriori 300 MD al giorno è in linea con la strategia idrica di Città del Capo (2019) messa in atto dopo il periodo di siccità 2017-2019, in cui severe restrizioni avrebbero comportato la cessazione della fornitura idrica municipale a causa delle carenze.

Da allora, la domanda totale di acqua a Città del Capo è aumentata costantemente, da un minimo di 500 milioni di litri al giorno nel giugno 2018 a oltre 1000 milioni di litri al giorno nel febbraio 2024, nella stagione di punta della domanda.

La ripresa della domanda idrica dopo la siccità del “Giorno Zero” ha superato il tasso di crescita della popolazione di circa il 2% annuo tra il 2011 e il 2022. Appare quindi necessario monitorare attentamente la domanda idrica nei prossimi 12 mesi per verificare se la crescita tende verso la tasso di crescita della popolazione.

Se la crescita della domanda rimane superiore alle previsioni, sarà necessario rivedere i tempi del nuovo programma idrico, rivedere le ipotesi di pianificazione o accettare un aumento del rischio di restrizioni.

Investendo 2 miliardi di Rand, la città metterà in atto infrastrutture aggiuntive per garantire la flessibilità e la robustezza del sistema di approvvigionamento idrico. Si prevede che alcuni di questi progetti intesi ad “affrontare i ritardi, le sfide e i vincoli di capacità identificati” inizieranno nell’anno finanziario 2024/2025.

Il Bulk Water Master Plan della città sottolinea che le opzioni non idriche domineranno le future risorse idriche, in particolare la desalinizzazione e il riutilizzo dell’acqua. Il Consiglio tecnico del governo nazionale fornisce servizi di consulenza specialistica alla città per determinare il metodo ottimale di implementazione di un impianto di desalinizzazione permanente.

I risultati della valutazione sono stati comunicati al consiglio comunale, che ha dato il via libera alla realizzazione di uno studio di fattibilità dettagliato di opzioni alternative per la realizzazione e l’esercizio dell’impianto nel marzo 2024.

L’analisi dettagliata della fattibilità delle diverse opzioni, compresa la possibilità di un partenariato pubblico-privato, è in corso e comprende anche una valutazione finanziaria delle diverse possibilità.

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